"Sottomissione volontaria" è il racconto di quanto siamo disposti a ingannare noi stessi nel nostro desiderio di essere amati.
In un crescendo di tensione la relazione tra Ester e Hugo assomiglia sempre di più non a un amore fra un uomo e una donna, ma al legame asfittico fra il potente e la schiava d’amore.
Ester Nilsson è una poetessa e saggista ma, sopra ogni altra cosa, è una critica e ammiratrice dell’artista Hugo Rask, che reputa un genio. Ed è proprio per Hugo, quando lo incontra a una conferenza di intellettuali svedesi, che Ester perde completamente la testa, interrompendo la sua relazione con il fidanzato e intrecciando con l’artista una storia complicata e cervellotica, tragica quanto universale, fatta di continui allontanamenti, riavvicinamenti, inganni e abusi di potere. Non importa che Hugo non sia veramente l’essere umano assolutamente perfetto che Ester si era immaginata; e non importa nemmeno che la tenga a distanza con scuse inverosimili.
Ester lo bracca, lo stana, lo ama, rischiando di rinunciare completamente alla propria dignità. La loro relazione infatti assomiglierà sempre di più non a un amore fra un uomo e una donna, ma al legame asfittico fra il potente e la schiava d’amore. In un crescendo di disperazione e crudeltà, ma anche di brillante ironia, Lena Andersson compone un ritratto disincantato e realistico dell’ossessione e della lotta per l’emancipazione di una donna.
"Sottomissione volontaria" è il racconto di quanto siamo disposti a ingannare noi stessi nel nostro desiderio di essere amati, ma anche di quanto sia difficile non sfruttare la debolezza delle persone.
Con "Sottomissione volontaria" nel 2013 Lena Andersson ha vinto l’August Prize, il più prestigioso premio letterario svedese.