Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Elena Ferrante, è febbre anche al cinema. Il fenomeno analizzato in un documentario

Autore: Alessandra Franchini
Testata: Io Donna
Data: 28 settembre 2017
URL: http://www.iodonna.it/personaggi/cinema-tv/2017/09/28/elena-ferrante-e-febbre-anche-al-cinema-il-fenomeno-analizzato-un-documentario/

L’amore per la misteriosa scrittrice della quadrilogia L’amica geniale (ed E/O) e l’ossessione intorno alla sua identità raccontati in Ferrante Fever del regista Giacomo Durzi. Un tributo all’autrice senza volto che cerca di spiegare i motivi del suo successo, soffermandosi su quello che è stato un vero e proprio colpo di fulmine per i lettori americani e newyorkesi in particolare. Il docufilm, prodotto da Malìa con Rai Cinema e distribuito da QMI Stardust, sarà nelle sale cinematografiche il 2, 3 e 4 ottobre.

Una passione quella per la misteriosa scrittrice scatenatasi Oltreoceano dopo una recensione positiva sul primo volume de L’amica geniale scritta nel 2013 dal severo critico letterario James Wood per il The New Yorker. L’anno dopo la rivista americana Foreign Policy inserisce Ferrante tra le cento personalita e pensatori piu influenti del mondo. Fra gli estimatori anche l’ex segretario di stato americano Hillary Clinton che ne ha parlato anche durante la campagna per le presidenziali, definendo «ipnotici» i suoi romanzi e dichiarando di non riuscire a smettere di leggerli.

Un viaggio quello del docufilm che indaga il fenomeno Ferrante attraverso gli interventi di personaggi come Roberto Saviano, Ann Goldstein (la traduttrice americana) ed Elizabeth Strout (Premio Pulitzer per Oliver Kitteridge) che si sofferma sul concetto di “famiglia” che emerge dai libri dell’autrice e legge un capitolo da Storia di chi fugge e di chi resta – il terzo volume della quadrilogia bestseller mentre Elena Bonaiuto dà voce alla scrittrice leggendo La Frantumaglia, il libro che raccoglie interventi autobiografici in cui la Ferrante spiega il motivo dellla sua scelta di mantenere l’anonimato.

L’attenzione nei confronti della Ferrante ha però anche la forma di una vera e propria ossessione per l’identità dell’autrice, fra gli altri, de L’amore molesto e de I giorni del’abbandono, romanzi che sono diventati anche film, il primo nel 1995 con la regia di Mario Martone, il secondo nel 2005 diretto da Roberto Faenza, tanto da aver scatenato più di una indagine, anche finanziarie, per riuscire a darle un nome. L’ultima, circa un anno fa, pubblicata da Claudio Gatti sul Sole24ore, che la identificava come Anita Raja, traduttrice della casa editrice E/O e moglie dello scrittore napoletano Domenico Starnone o addirittura come Starnone stesso, attraverso un’analisi comparata dei guadagni della Raja messi in relazione alle uscite dei quattro volumi de L’amica geniale, la fortunatissima quadrilogia ambientata soprattutto a Napoli. Nessuna conferma è però mai arrivata.

Prima ancora Marco Santagata, del Corriere della Sera, esperto di Dante e Petrarca e finalista allo Strega con Come donna innamorata, (ed. Guanda) aveva indicato Marcella Marmo, docente di storia contemporanea all’Università Federico II di Napoli, come la scrittrice dopo un’analisi attenta dei luoghi in cui sono ambientati i romanzi e delle vicende narrate dall’autrice misteriosa. La professoressa però aveva subito smentito e anche la casa editrice. La febbre per la Ferrante in ogi caso non si placa. A tenerla accesa anche l’attesa per la trasposizione del bestseller L’amica geniale che diventerà una serie tv diretta da Saverio Costanzo.