Piergiorgio Pulixi è diventato una penna di riferimento in città. Dai workshop durante le scorse edizioni del Festival GialloFerrara alle pubblicazioni che ripetutamente è venuto a presentare, non ha mai badato alle distanze, arrivando da Londra piuttosto che dalla sua Cagliari, perché incontrare le persone ha più valore. La sua scrittura lo dimostra puntualmente, non solo con il nuovo romanzo, La scelta del buio (edizioni e/o), ma con ogni presa di posizione che mette nero su bianco un principio.
Oggi, giovedì 28 settembre alle 18, sarà accolto dalle Librerie.coop dentro il centro commerciale Le Mura e a introdurlo sarà Alberto Amorelli del Gruppo del Tasso.
Il braccio destro di Carlotto torna con una storia che spazia dal thriller psicologico al poliziesco più nero. È il secondo capitolo della saga i Canti del Male: dopo il Canto degli innocenti ritroviamo il commissario Vito Strega implicato in un caso semplice all’apparenza, ma che presto sprofonda nei suoi oscuri contorni. Un collega del protagonista si è suicidato e nonostante l’opposizione dei suoi superiori, Strega si convince che le cose non siano andate esattamente come gli vogliono far credere. Seguendo la pista di un’ex prostituta che ha collaborato con il poliziotto morto, scopre l’essenza di un nuovo male, la corruzione delle forze dell’ordine.
Pulixi dimostra uno stile incisivo e tagliente, ma al contempo ricco di suggestioni e riflessioni sulla crudeltà più quotidiana. I suoi personaggi sono un compromesso travagliato tra luce e ombra, tra scelte sbagliate e scelte obbligate. Tutti sono delineati a fondo: sono persone come tante, non eroi ma tipi comuni che tentano di opporsi, di fare la loro parte per sopravvivere in un mondo sempre più incerto. Parimenti ai lavori degli altri scrittori Sabotage, La scelta del buio non si sottrae da una certa critica sociale. Pulixi mette il lettore di fronte a temi tanto attuali quanto scomodi, in maniera da non limitarlo a un intreccio incalzante o a pagine di intrattenimento.
Piergiorgio Pulixi non è soltanto noir e azione, ma con le parole dà corpo a un pensiero coerente, che si mette a confronto con i problemi della nostra realtà. Di recente e fuori dal coro, infatti, ha preso parte a due progetti fuori dal coro. In Racconti di mafia, l’ultimo numero monografico della rivista “Narcomafie”, attraverso un racconto illustrato declina in modo differente la narrazione antimafia, convinto che il dibattito debba passare anche sul piano culturale e artistico. Nell’antologia Gli Stonati (Neo Edizioni), invece, si aggiunge a un manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis. Curato da Alessio Romano, il libro testimonia una chiamata alle armi per molti intellettuali italiani che sono scesi in campo in memoria di Marco Pannella.