Arriva nelle sale Ferrante Fever, il documentario che il regista Giacomo Durzi dedica a Elena Ferrante, la scrittrice italiana più popolare di questi anni, della quale, però, non si conosce l'identità. Fenomeno mondiale per i quattro libri di L'amica geniale, due milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti, l'autrice ha scatenato una sorta di febbre collettiva. Perché suscita entusiasmi, accende polemiche per il suo negarsi, ispira inchieste per svelarne il volto.
Ferrante Fever inizia proprio con Hilary Clinton, che racconta di aver "divorato" i romanzi durante la sua sfortunata campagna elettorale per la Casa Bianca. Gli scrittori Jonathan Franzen ed Elizabeth Strout lodano l'originalità delle sue storie, Roberto Saviano osserva come l'anonimato dell'autrice sia esso stesso «un capitolo importante della sua opera».
Il documentario, spiega il regista Durzi, vuole dare una rappresentazione visiva del mondo letterario della scrittrice. E Ferrante stessa vi appare come figura disegnata, che recita i suoi testi con la voce dell'attrice Anna Bonaiuto.