Dopo i numerosi premi vinti da Il Canto degli Innocenti (solo per citarne alcuni il Premio Franco Fedeli e I Corpi Freddi Awards 2015) Piergiorgio Pulixi è uscito da un paio di settimane in libreria con La scelta del buio, secondo canto della serie I Canti del Male.
Cagliaritano, classe 1982, Piergiorgio Pulixi è un giovane e promettente scrittore di gialli e noir dal forte impatto emotivo. In occasione della presentazione con autore che si terrà a Pisa il 23 settembre, organizzata dalla libreria Fogola, abbiamo deciso di parlare in questo articolo principalmente della serie dei Canti del Male, ma tra le sue opere ricordiamo la serie ispirata all’ispettore Mazzeo e vi consigliamo di non perdervi il noir L’appuntamento e la serie di racconti L’ira di Venere.
I Canti del Male nel progetto dell’autore è una serie poliziesca incentrata sulla figura testarda, impulsiva, ma estremamente coinvolgente del commissario Vito Strega. La serie sarà composta da tredici canti, tredici libri, ognuno dei quali caratterizzato da un tema dominante, sempre legato alla sfera del male, con il quale il nostro commissario dovrà fare i conti.
Abbiamo iniziato a conoscere Vito Strega poco alla volta già nel Canto degli Innocenti:
“Un altro Martini, per favore” disse la bionda al bancone. Appena la servirono, la donna di accomodò a un tavolo. In quello di fronte a lei era seduto un uomo solo, i vestiti bagnati di pioggia. Aveva i capelli cortissimi, che sommati a quel fisico massiccio, lo sguardo serio e un’ombra di barba gli davano un’aria da soldato della Legione straniera. Era vestito in modo classico, si vedeva che aveva buon gusto. Non aveva la fede al dito, e le dava l’impressione di una persona solo, ma a cui la solitudine piaceva. La donna si divertì a immaginare chi fosse quell’uomo e che vita facesse.
Eccolo qui il nostro commissario Strega, un uomo imponente, affascinante ma molto tormentato: tormentato dalle sue vicende personali, ma anche dal suo stesso lavoro, un lavoro che gli entra dentro e non lo abbandona mai. Si insedia nella sua testa come un’emicrania che trova pace forse soltanto una volta che arriva alla verità. Ossessione o professionalità? Tra queste due opinioni si dividono colleghi, superiori, detrattori e difensori, ma anche noi lettori. Sì perché fuori dall’ambiente lavorativo, una volta dismessa la maschera del commissario, in pochi sanno cosa si nasconda dietro Vito Strega. Un uomo che si ritira nel suo loft, tra musica jazz e libri, che ha scelto come sua compagna Sofia, gatta nera e un po’ gelosa, e come sua confidente Jessica, una ragazzina di quattordici anni sua vicina di casa.
Strega si trova, a causa del suo lavoro, a fare i conti con i più atroci crimini e se in Il Canto degli Innocenti era riuscito a capire cosa spinge una serie di ragazzini a diventare dei feroci killer, in La Scelta del buio il caso su cui deve indagare sembra sicuramente più semplice. Appena rientrato in servizio operativo gli viene affidato un compito facile: indagare, pro forma, sulla morte di un collega, Roberto Larocca. Tutto sembra far pendere l’ago della bilancia verso il suicidio: Larocca si è sparato con la sua pistola di ordinanza, nessun segno di effrazione nella casa dove è stato trovato il corpo, un biglietto d’addio nella stanza. Ma allora perché Strega sente fin da subito che c’è qualcosa di sbagliato in quel caso?
Pulixi anche questa volta ci regala un romanzo che è capace di catapultarci nel buio insieme a un personaggio con cui è impossibile, nel bene o nel male, non entrare in sintonia.
Strega alzò il volume dell’autoradio. Presagiva già l’eccitazione data dalla caccia e il brivido vitale per essere tornato di nuovo in gioco. Era consapevole che rituffarsi nel buio l’avrebbe fatto stare male. Ma al momento il buio era tutto ciò che gli era rimasto. L’unica cosa che desse un senso alla sua vita.
Per scoprire qualcosa di più su questa serie non vi resta che assistere alla presentazione che avrà luogo a Pisa il 23 settembre alle ore 18:00 nel chiostro della Chiesa del Carmine.