1. Il tratto principale del tuo carattere
Patrizia: Quello positivo è rialzarmi dopo ogni danno, anche se con tempi di ripresa variabili. Quello negativo è la tendenza a non dare spiegazioni quando me ne vado.
Piergiorgio: La capacità di provare empatia, di immedesimarmi nelle emozioni e nei sentimenti degli altri. O quantomeno vorrei che fosse questo.
2. Che genere di libri preferisci leggere
Patrizia: Non ho un genere preferito. Qualsiasi storia mi va bene se riesce a portarmi via, a farmi diventare lei.
Piergiorgio: Tutti quelli che estendano la percezione che ho sulla vita e sulle persone. Con particolare predilezione per tutti quelli che mi facciano vivere, anche solo nell’intimo della mia mente, quelle porzioni di vita che non ho potuto, o non ho avuto il coraggio di vivere.
3. Che genere di libri preferisci scrivere
Patrizia: Scrivo quello che ritengo utile alla necessità del momento. Devo provare il sentimento dell’autenticità, altrimenti mi pare di imbrogliare il lettore e scrivo male.
Piergiorgio: Qualsiasi cosa sia in grado di emozionare e far evadere il lettore dai suoi problemi. Il genere non è importante.
4. Chi è il tuo eroe
Patrizia: La donna o l’uomo che senza alcun beneficio preferisce non scegliere il comodo e l’utile.
Piergiorgio: È una di quelle domande la cui risposta varia a seconda del periodo in cui l’interrogativo viene posto. In questo preciso momento, ti direi Gino Strada. Lo trovo un grandissimo esempio di coerenza e umanità.
5. Cartone animato preferito
Patrizia: La Linea di Cavandoli, qualsiasi cartone di Jacovitti o di Larson.
Piergiorgio: Ken il Guerriero e Death Note.
6. Quanto le tue storie si ispirano alla realtà
Patrizia: Si ispirano alla realtà, ma ho anche bisogno di raccontare quello che esiste soltanto nel mio immaginario e che è favorito dalle frequenti epifanie che accompagnano la scrittura.
Piergiorgio: Alcune anche fin troppo, ahimè.
7. Sport preferito
Patrizia: Pallavolo.
Piergiorgio: Boxe
8. La cosa più importante che hai fatto nella tua vita
Patrizia: I miei figli. Amare i ragazzi, soprattutto se sono in difficoltà.
Piergiorgio: Insegnare a una persona a leggere e scrivere.
9. Il tuo artista (attore, scrittore, pittore, musicista…) preferito
Patrizia: Mi servirebbe una lista di pagine e pagine. Cerco di moderarmi: Silvina Ocampo, Elsa Morante, Lev Tolstoj, Magda Szabó, Massimo Carlotto, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Fabrizio De Andrè, Mozart…
Piergiorgio: Calo il poker d’assi: Sir Anthony Hopkins, Lev Tolstoj, Hieronymus Bosch, Led Zeppelin. Ma potrei andare avanti per ore…
10. Tra tutti i premi che hai vinto, quale ti ha dato maggiore soddisfazione?
Patrizia: Il Premio Andersen Miglior Scrittore 2016. E poi la segnalazione pubblica al Salone di Torino di un mio romanzo da parte di uno scrittore che ha la mia massima stima e ammirazione.
Piergiorgio: Nessun premio vale quanto la parola gentile di un lettore che ti ringrazia perché ha vissuto grazie alle tue parole delle emozioni che l’hanno fatto sentire vivo. Ogni volta che accade è come ricevere un premio Nobel. Ogni volta.
11. Omicidio su carta preferito
Patrizia: Delitto e Castigo.
Piergiorgio: Probabilmente Delitto e Castigo.
12. Cinema, teatro, audiodramma o fumetto
Patrizia: Tutto. Cambiare modo narrativo mi permette di imparare.
Piergiorgio: Dal mio punto di vista, tutti. Amo sperimentare e mettermi al servizio di mezzi di comunicazione e artistici diversi.
13. L’incontro che ti ha cambiato la vita
Patrizia: La nascita e la fine precoce di mia sorella.
Piergiorgio: Incontrare Colomba Rossi e Massimo Carlotto mi ha sicuramente cambiato la vita. L’incontro è avvenuto in una libreria. Tutto ciò che di bello mi è accaduto nella vita, ha sempre avuto i libri come scenografie, testimoni, o comprimari. Da sempre.
14. Perché nei tuoi libri parli di bulli e assassini bambini
Patrizia: Per proteggere i lettori più giovani. Lo so, sembra un’incoerenza, ma non lo è.
Piergiorgio: Perché non bisogna avere paura di guardare in faccia la realtà. Se una cosa la si affronta si può trovare un modo per sconfiggerla. Se la si evita, si continuerà a esserne vittima.
15. Se avessi qualche milione di euro
Patrizia: Mi farei imbrogliare meglio.
Piergiorgio: Farei il giro del mondo. Parecchie volte.
16. Un regalo che vorresti fare a Piergiorgio / Patrizia
Patrizia: Piergiorgio ha già tutto: bellezza, abilità letterarie (domina una delle migliori tensioni narrative che abbia mai trovato nei libri), onestà intellettuale, umiltà, tenacia, gentilezza, capacità di sopportazione, simpatia. Se fosse in mio potere, gli regalerei la fortuna.
Piergiorgio: Le regalerei il libro che sto leggendo ora “La bambina che amava troppo i fiammiferi” di Gaétan Soucy perché sono certo che le piacerebbe molto. Anzi, la prossima volta che la vedo, le regalerò proprio questo libro. Sono un suo grande fan e le voglio molto bene.
17. Serie TV e film cult
Patrizia: Anche qua cerco di moderarmi. Fargo, The Young Pope, Nero Wolfe con Tino Buazzelli, Zabriskie Point, C’era una volta in America, La Strada, Pane e Tulipani…
Piergiorgio: The Shield e I Soprano per le serie, e Chinatown e Vi presento Joe Black per vari motivi.
18. Il tuo primo amore
Patrizia: Un ragazzo che mi arrivava qua. Qua sta per la base del collo.
Piergiorgio: La musica.
19. La canzone che fischi più spesso sotto la doccia
Patrizia: The Passenger di Iggy Pop.
Piergiorgio: Yellow Ledbetter, dei Pearl Jam.
20. Pizza, sushi o……
Patrizia: Le albicocche piccole, quelle che ti dicono che sta arrivando l’estate.
Piergiorgio: Tutte le verdure e la frutta che puoi immaginare.
21. Se non avessi fatto lo scrittore/scrittrice……
Patrizia: Avrei scritto lo stesso.
Piergiorgio: Avrei girato il mondo insieme al circo. Di quelli senza animali in gabbia, però.
22. Il tuo motto
Patrizia: Il bello è brutto, il brutto è bello. (Macbeth)
Piergiorgio: Never above you, never below you, always by your side (Mai al di sopra di te, mai al di sotto di te, ma sempre dalla tua parte).