(...) La letteratura sull’Iran è estremamente ricca, complice la pubblicazione di numerosi volumi nella diaspora. Tra questi, il romanzo Giardini di consolazione di Parisa Reza (traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca, edizioni e/o, pp. 254, €17). Nata a Teheran nel 1965 e residente in Francia fin dall’adolescenza, l’autrice narra le vicende di una famiglia iraniana dagli anni Venti agli anni Cinquanta. È la storia della giovane Talla che con il marito lascia il villaggio natale e parte per Teheran. Tornerà solo una volta, per «ritrovarsi invecchiata nei paesaggi della propria infanzia rimasti identici. Solo la Festa della rosa le ricorda gli incanti di quand’era piccola, sollevandola un po’ dalla malinconia». Malinconia che caratterizza, da sempre, l’anima persiana.