Ho voluto leggere questo libro spinta dalle recensioni entusiastiche di Mr.Ink e de La Libridinosa, entusiasmo più che giustificato.
Io non sono una lettrice vorace, in media ci metto circa sette giorni per leggere un libro, ma questo l'ho letto in ventiquattr'ore. Perché questa è una di quelle storie che non puoi abbandonare, i suoi protagonisti escono dalle pagine e diventano amici tuoi e non te la senti di lasciarli soli, vuoi sapere come stanno, cosa sta succedendo loro.
Vincenzo, un quindicenne costretto a crescere solo e a fare i conti con il tormento nel riconoscere la sua omosessualità, con la paura del rifiuto e con la difficoltà di affrontare la vita senza che nessuno lo prenda per mano e lo accompagni. Figlio di genitori separati, entrambi impegnati a consolidare le loro carriere: il padre, avvocato "tagliatore di teste", sulla pelle di lavoratori in esubero nelle aziende in crisi, la madre, direttore editoriale di un canale televisivo, sulla pelle di suo figlio, considerato un ingombro da piazzare durante le sue nottate in ufficio o i suoi viaggi di lavoro all'estero.
Vincenzo ha anche una sorellastra più grande, Serena, unico affetto che lui senta vivo e vero, scappata di casa un paio di anni prima lasciandolo solo.
Parallelamente al racconto della vita di Vincenzo seguiamo le vicende di Italo, uomo di mezza età, risvegliatosi improvvisamente in un luogo sconosciuto ma in qualche modo familiare, con la mente completamente vuota: un colpo di spugna ha cancellato tutto facendogli scordare chi era, cosa faceva, da dove veniva, come si fa a vivere, togliendogli persino la memoria dei gesti più elementari.
Le vite di queste due anime perse si sono sfiorate ma non ci è dato di sapere dove e come, o meglio, Vincenzo lo sa ma non lo dice. Finché un giorno, complici il gran caldo e un portone difettoso, Italo cerca riparo nell'androne del palazzo in cui vive Vincenzo, al momento abitato solo da lui e dalla signora Evelina, un'anziana donna che vive sola ed esce raramente di casa.
Le "coincidenze dell'estate" faranno incontrare queste tre anime alla deriva, fino ad allora impegnate a trovare un motivo per affrontare l'ennesima giornata, portandoli a condividere delle improbabili giornate fatte di cene improvvisate nell'ingresso del palazzo, gite fuori porta, giri di ballo liscio, in un crescendo di emozioni che li aiuteranno a dare un senso alle loro esistenze e a ritrovare il calore degli affetti veri, quelli che danno senza nulla pretendere.
Una storia delicata che tocca nel profondo in modo lieve ma incisivo e un autore che spero di ritrovare presto.
Una lettura che consiglio a chi ama le belle storie sul potere salvifico dell'amicizia, a tutte le età.
Ringrazio le Edizioni E/O per avermi inviato in tempi brevissimi una copia di questo bel romanzo.
Voto: 5 - Del tempo speso molto molto bene