Divertente e introspettivo, questo romanzo racconta la storia di Nabil, un insegnante algerino cui, dopo la morte del suo ricco padre, lo zio rivela (spinto dall’onestà o dall’avidità?) che il suo vero padre era l’autore francese Albert Camus. La curiosità e alcuni indizi intriganti portano Nabil a un viaggio di scoperta di sé e a voltare pagina come aveva bisogno. Grine ha uno stile diretto e semplice, e sa come creare una storia accattivante. Frammenti di storia dell’Algeria rendono questo libro interessante anche dal punto di vista culturale e politico.
Quelli che hanno potere non hanno cultura, e quelli che hanno la cultura nelle viscere non hanno potere.
In una parola: DOLCE