Questo non è un libro, ma una giungla.
Ci si addentra quasi subito: i fiori sono di una bellezza unica. Fiori che non vanno toccati, solo guardati da lontano. Altre piante sono alte con le foglie lucide e spiccano per la loro bellezza. Alcune sembrano solide…sembrano, ma non lo sono. E certe persone sono come le piante;hanno bisogno di qualcuno che le sorregga, che le faccia crescere vigorose, ma nella giusta direzione. Basta poco per farle cadere. Per certi affari, se cala il vento, anche i profitti ne risentono. E nella giungla, la pantera si muove bene. Un animale splendido con un passo felpato e mite, all’apparenza. Ma sa correre veloce, sa sbranare la preda oppure pedinarla per giorni interi. Ha una calma smisurata quando serve e una ferocia inaudita quando attacca. Ha occhi gelidi, chiari, come l’acqua di una sorgente limpida.
BIAGIO MAZZEO, il protagonista, è la pantera.
Sa muoversi nella giungla. E quando l’ira e la passione traboccano, si scatena la ferocia.
Spesso strappa troppi fiori, a volte viene voglia di abbracciarlo, altre di schiaffeggiarlo. Solo un fiore non verrò strappato, il figlio appena nato. Verrà coltivato in un nuovo giardino pieno di fiori colorati.Sarà coccolato da altri (Biagio non si può permettere di farlo), e verrà sfiorato solo dalla brezza sottile.
Un libro che consiglio a chi ama l’azione o, più semplicemente, a chi apprezza leggere un bel libro.
