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L’amica geniale, Elena Ferrante

Testata: Leggendo a Bari
Data: 17 maggio 2017
URL: https://leggendoabari.wordpress.com/2017/05/17/lamica-geniale-elena-ferrante/

E' la Napoli del dopoguerra teatro d’infanzia in cui nasce la complessa relazione tra Elena Greco e Raffaella Cerrullo, Lila per l’amica. Le due crescono assieme, frequentano la stessa scuola unite da un’agguerrita lotta per primeggiare. Al termine delle classi primarie la maestra Oliviero cerca di convincere i rispettivi genitori a far studiare le sue pupille, ma Lila deve rimboccarsi le maniche perché in casa i soldi servono, Elena invece potrà continuare gli studi. Questo evento rappresenta non solo il primo punto di rottura tra le due, ma anche tra il rione intero ed Elena che non riesce più a rivedersi negli amici d’infanzia, ma al tempo stesso non smette di aver bisogno di Lila.

E’ Lila che sembra di fatto la più dotata, destinata a grandi cose nella vita, la ragazza infatti possiede agli occhi di tutti un’intelligenza speciale, magnetica a tratti perfida, che desta nel contempo ammirazione e invidia. Lila però non può studiare e concentra tutte le sue energie su Elena, nella quale vede l’unica possibilità di evasione. “Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.” Elena d’altra parte è turbata, primeggia negli studi pur sentendosi sempre seconda all’amica.

Il punto di vista è quello di Elena che evolve con la crescita della protagonista. Il suo sguardo sulle cose è senza censure, a volte parziale, ma sempre genuino. Elena ci racconta l’amica, i mille episodi di violenza (manifesta e non) che si susseguono nel rione e poi con estrema maestria presenta tutti i personaggi di questo romanzo senza mai perdersi. Se ad una prima analisi può sembrare una storia semplice, è poi in un secondo momento che si rivela in tutte le sue sfumature. La Ferrante descrive i legami umani in maniera incredibilmente realistica e presenta attraverso le dinamiche di quartiere uno squarcio della Napoli anni cinquanta. Questo è un romanzo corale con soggetti complessi, ricchi di sfaccettature, comportamenti a volte incoerenti, dettati dalle emozioni e dalle esigenze. Tanti personaggi di contorno che poi di contorno non sono mai, ma uomini e donne con proprie storie e desideri, intrecciati l’un l’altro grazie all’abile penna dell’autrice, tutti in cerca di un’ unica cosa: il riscatto.Al centro della narrazione non ci sono Lila ed Elena come elementi distinti, ma è il loro rapporto che dà vero smalto alla storia. A tratti le due sembrano quasi un tutt’uno, fuoco pulsante di tutto il rione, due facce necessarie della stessa medaglia.

Con la crescita la vita si complica e se Elena comincia a conoscere un’altra parte di Napoli, Lila deve sfuggire alla corte di Marcello e si lega per vendetta a Stefano. L’errore è compreso soltanto il giorno del matrimonio, quando Lila capisce che si è resa vittima delle scelte che gli altri hanno fatto per lei. Ci sono accordi dietro alla loro unione, promesse non mantenute e legami di facciata, per cui la volontà della sposa viene messa in secondo piano. Lila capisce di essere entrata a far parte di un gioco pericoloso, che tuttavia è decisa a vincere.

Il primo romanzo di questa tetralogia si conclude così, con Lila pronta a dar battaglia ed Elena che si chiede come andrà da quel momento in poi. Eppure, concluso questo primo capitolo, da lettrice sento il bisogno di un seguito che sia all’altezza, magari che risponda alla domanda che mi sono posta durante tutta la lettura: chi è tra le due l’amica geniale?