Buon pomeriggio a tutti lettori,
come avete passato la Pasqua?
Io, dopo l'abbuffata di ieri, torno sul blog oggi per parlarvi di un libro che ho iniziato a leggere per "dovere" e che si è rivelata una piacevole sorpresa. Faccio infatti parte delle giurate del Gran Premio delle Lettrici di Elle e questo mese dovevo recensire alcuni romanzi, tra cui appunto "L'incantesimo delle civette" di Amedeo La Mattina. È un libro che non avrei mai scelto di leggere, e invece mi è piaciuto molto. Tipico esempio di come, a volte, provare qualcosa di diverso sia una buona cosa.
Spero che la recensione vi piaccia.
L'incantesimo delle civette di Amedeo la mattina racconta dell'arrivo di una troupe cinematografica in un paesino siciliano chiamato Partinico, per girare "Il giorno della civetta", film tratto dall'omonimo romanzo di Sciascia. Siamo nel 1967 e questo avvenimento ha una forte influenza nella vita di un adolescente del luogo, Luca. È lui il protagonista del romanzo, che ci racconta la sua storia.
Questo libro mi ha molto sorpresa in positivo. Nonostante la trama sia abbastanza semplice, l'autore riesce a cucirvi intorno una storia avvincente, un romanzo di formazione tenero ma allo stesso tempo molto di impatto.
Luca è un ragazzino di 14 anni abituato a divertirsi scorrazzando per il paese insieme alla sua banda di amici, l'unica realtà che conosce è quella di Partinico e l'arrivo delle civette (come viene soprannominata la troupe cinematografica) è quindi per lui sconvolgente. È come se si riversasse su tutti gli abitanti del paese una ventata di aria fresca, di novità e di modernità. È evidente che c'è una forte contrapposizione tra il modo di vivere degli attori provenienti dalle grandi città, e quello degli abitanti siciliani. Nel paese inizia a respirarsi un clima di allegria e di spensieratezza, i ragazzi iniziano a vestirsi alla moda e sono più spigliati, i negozi vendono di più. Per questo motivo Luca inizia ad amare le civette e la loro presenza a Partinico, e in particolare si prende una forte cotta per l'attrice protagonista, Claudia Cardinale.
Attraverso la descrizione dei sentimenti di Luca nei confronti dell'attrice, l'autore ci mostra la tenera ingenuità del protagonista, ma anche la sua innocenza e la speranza tipica dei ragazzini. L'amore per Claudia farà provare a Luca sensazioni nuove e sconosciute e lo renderà più intraprendente e coraggioso.
Ma soprattutto lo spingerà a leggere il libro di Sciascia. La lettura farà sì che il protagonista, che fino a quel momento aveva vissuto in una campana di vetro, apra finalmente gli occhi. Egli si renderà conto infatti di una realtà del suo paese di cui era all'oscuro: quella della mafia. Luca, che non sapeva assolutamente niente dell'argomento, rimane molto colpito dalle parole dello scrittore e inizia a formare una propria opinione al riguardo.
Assistiamo così durante tutto il romanzo ad un percorso di formazione del protagonista, la vita del quale viene rivoluzionata. Alcuni suoi amici si allontaneranno, alcuni nemici si riveleranno amici, e soprattutto Luca inizierà a sognare una vita più in grande, anche al di fuori di Partinico.
Ho apprezzato molto anche lo stile dell'autore, che è semplice e diretto, e descrive molto bene le atmosfere e le situazioni del paese siciliano. Il fatto poi che la trama sia basata su avvenimenti realmente accaduti, ovvero le riprese del film "Il giorno della civetta" a Partinico, e che siano presenti nel romanzo personaggi reali, come gli attori Claudia Cardinale e Franco Nero, e il regista Damiano Damiani, fa sì che il lettore sia completamente trascinato all'interno della storia. Tutto il racconto viene percepito come qualcosa di vero, realmente accaduto. Sembra di essere all'interno del libro, di vivere le stesse avventure e lo stesso percorso formativo di Luca.
In conclusione una storia reale e tenera, scritta bene. Un romanzo di formazione consigliato.
Voto: 4