Vittore, si reca in Umbria, a Morcella, sua città natale, perché ha ereditato una casa e un’agenzia locale gli ha trovato un acquirente. La vendita non può andare a buon termine se non viene apposta sul contratto la firma dello zio, proprietario di un quinto dell'eredità.
Inizia così per Vittore Guerrieri la ricerca del parente, fino alla scoperta che lo zio è morto e l'erede è suo cugino Volendo Guerrieri, professione eremita nelle grotte amerine.
Il richiamo del suo stesso sangue crea in Vittore una voglia di protezione verso il cugino, e da qui si susseguono una serie di vicende, simpatiche e drammatiche.
Il viaggio di Vittore Guerrieri da Ceglie Massapica, in Puglia, a Morcella, frazione di Marsciano, è un percorso tra le tradizioni di queste due terre, un’occasione per conoscere il modo di pensare delle persone, i cibi e i paesaggi. In Puglia vige la legge del bar, tutto ciò che accade passa per le voci dei suoi frequentatori, in Umbria invece le persone son più chiuse e più diffidenti.
I paesaggi son molto diversi, gli occhi di Vittore descrivono gli ulivi, così bassi in Umbria e maestosi in Puglia, con fronde imponenti e frutti grandi.
Un libro di una dolcezza e maturità tali da permettere al lettore di vivere questa avventura insieme a Vittore, una scrittura che riesce a trasmettere tutta la tristezza e la voglia di rinascere del protagonista.
“Il volo dell’eremita” è un lavoro che merita di essere letto da chi cerca una lettura emozionante, e anche da chi vuole viaggiare con l’immaginazione da una parte all’altra dell’Italia.