Cosa c’è dietro un uomo che non ha niente da dire, che anzi per tutta la vita ha coltivato l’arte di sfuggire al suo passato? Il libro comincia con un bosco di betulle frementi di vita e attraversato da un uomo in frac. E demolisce istantaenamente il valore dei ricordi: “Non si fidi
dei ricordi dei vecchi. Con i ricordi cerchiamo di correggere una vita fallita. I ricordi scomodi ci permettono di fare pace con noi stessi”. Sessant’anni di storia tedesca, a partire dal peso di un padre criminale di guerra, ruotano intorno al protagonista, un tranquillo e ironico ex preside di un liceo, battezzato “figlio della fortuna” dalla madre. Capire perché è un viaggio commovente.