CON L’ITALIANO, Shukri al-Mabkhout – editorialista, traduttore e critico letterario attualmente rettore dell’Università di Manouba – si è aggiudicato il più importante premio letterario per la narrativa araba, l’International prize for arabic fiction 2015. Il romanzo è l’affresco polifonico dei tumulti sociali e politici della Tunisia a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Una composizione narrativa costruita con sapienza e erudizione che ha come protagonista il personaggio di Abdel Nasser, eroe ribelle e disperato, spirito libero e laico, in una Tunisia strangolata da logiche patriarcali e tradizionaliste che soffocano gli orizzonti del pensiero individuale. Capo della rivolta studentesca prima e brillante giornalista poi, Nasser continua a incarnare fino al nostro contemporaneo le aspirazioni e la tragedia di quella parte secolare e laica delle società arabo-musulmane umiliata e violentata da logiche tribali e corrotte. Anche l’amore con la bellissima Zeina, brillante studentessa di filosofia impegnata in politica su posizioni ancora più estremiste di quelle di Nasser, soccomberà alle pressioni di una società troppo arcaica per le loro visioni rivoluzionarie. Nel protagonista, “bello come un italiano”, vediamo il progenitore di tutti i giovani che dalle barricate delle rivoluzioni arabe chiedevano libertà, giustizia e la fine di regimi dittatoriali. Un romanzo imperdibile per chi vuole comprendere da dove sono nate quelle rivoluzioni.