Dal fumetto al romanzo, Pasquale Ruju, sceneggiatore di alcuni dei più famosi fumetti bonelliani, esordisce come scrittore con un giallo. «Un caso come gli altri» (Edizioni E/O) entrato nella cinquina dei finalisti del Premio Scerbanenco 2016. I suoi autori di riferimento sono i grandi del noir mediterraneo, Izzo, Camilleri, Montalbano, ma anche gli scrittori d'oltreoceano come Lansdale e Winslow, di cui ama lo stile concreto, asciutto, cinematografico. Come il suo, pungente e secco, esemplare nella sua lucida analisi dei fatti.
Due donne si fronteggiano nella stanza chiusa dalle disadorne pareti di cemento in un commissariato del torinese. Annamaria è la vedova di Marcello Nicotra, un potente ed emergente boss della 'ndrangheta trasferitosi nel Nord Ovest; Silvia è una giovane e ambiziosa sostituto procuratore decisa a compiere il proprio dovere a ogni costo. La storia delle due donne è ovviamente inventata, ma il contesto criminale in cui vivono è molto reale e ancora radicato al Nord come al Sud d'Italia.
Apparentemente un «caso come gli altri», senonché, a mano a mano che l'interrogatorio procede, la linea di demarcazione tra le due donne sembra assottigliarsi: l'inquirente cerca di far emergere la verità attraverso il confronto con Annamaria, ascoltando la sua versione dei fatti come moglie. Le due facce della verità affiorano in un dialogo teso e serrato, delineando l'incontro tra un amore puro, sincero e appassionato con il desiderio di potere e ricchezza di una dinastia 'ndranghetista pronta a sacrificare vite e sentimenti per raggiungere i propri scopi. Annamaria vedrà il sogno trasformarsi in un incubo, il suo amore morire lentamente, mentre suo marito si vota a un progetto criminale di dimensioni sovranazionali. In un susseguirsi di colpi di scena, quando sembra che niente e nessuno riesca a fermare la macchina criminale, sarà proprio la combinazione di un affetto familiare ferito e un nuovo amore inaspettato per Annamaria a rovesciare il gioco 'ndranghetista, in un finale toccante e commovente.
Pasquale Ruju ha scritto un noir atipico e intrigante, superandone i confini in una felice combinazione di pièce teatrale, saga familiare, romanzo storico e sociale reso scorrevole da una scrittura cinematografica che ritrae luoghi e personaggi fotografandone l'anima in tutte le sue sfaccettature.