Un misterioso personaggio si presenta alla porta di una dimora patrizia del paese di Cobb. Ha letto un annuncio che richiedeva un cuoco di provata esperienza. Conrad, questo è il suo nome, non ha mai lavorato prima, tuttavia presenta referenze inoppugnabili, accenna ad un passato aristocratico e a conoscenze importanti. Magro, alto, vestito di nero, incute soggezione. Viene assunto, i suoi piatti sono irresistibili, le sue ricette innovative, gli ingredienti scelti con cura maniacale.
In paese lo temono, ma fa salire i guadagni di tutti gli esercenti disposti a procurargli gli ingredienti che richiede con ordini ben precisi. A palazzo conquista tutti, dapprima col cibo, ma pian piano riesce a plagiare tutta la famiglia, a farne cambiare radicalmente le abitudini senza che si accorgano di essere manovrati. Il racconto prende anche chi lo legge, la psicologia del personaggio e di chi ne è succube è sottilmente descritta e scivola tra le pagine senza annoiare.
Molto deludente il finale, il romanzo avrebbe potuto fermarsi un centinaio di pagine prima. Sconsigliato a chi non ama atmosfere gotiche. Nel 1970 ne venne tratto un film.