Perché “donna di picche”? Ve lo spiego dopo… Ricordo che un anno fa chiacchieravo sui social con Massimo Carlotto e “qualcuno” del collettivo Sabot/Age e chiedevo come mai non ci fossero donne al suo interno. Eppure di scrittrici noir italiane ce ne sono, e anche eccellenti! Ecco, un anno dopo mi hanno accontentata accogliendo nel gruppo Giorgia Lepore (sia chiaro che l’idea che l’abbiano fatto per me è pura vanagloria.).
A Più Libri Più Liberi 2016 sono stati presentati i 4 nuovi romanzi della collana Sabot/Age (sì, è anche una collana) di Edizioni e/o, e a condurre l’evento è stata un’amica, Francesca Schipa, che ha degnamente sostituito Massimo Carlotto. I quattro autori erano tutti lì, intorno a lei, e che meraviglia di palco! Piergiorgio Pulixi, Luca Poldelmengo, Pasquale Ruju e la magnifica autrice Giorgia Lepore. Francesca dice che ci si affeziona ad un libro, ad un autore. Nel caso di Sabot/Age i lettori tendono ad “innamorarsi” di un’intera collana, e io posso confermarlo perché davvero c’è un’univocità di intenti al suo interno e davvero ti viene voglia di collezionare tutti i suoi libri. L’univocità è data dal fatto che tutti gli autori, pur nel loro stile, pur nelle loro autentiche diversità, raccontano le verità nascoste dietro la realtà, quelle verità che la cronaca spesso non può evidenziare. E questo affascina chi legge, soddisfa quella curiosità insita nell’approccio alla lettura che è in ognuno di noi. Quando un autore riesce in questo non può non avere successo, e quando ci riesce un’intera collana…
Piergiorgio Pulixi lo conosciamo bene. Ha fatto incetta di premi quest’anno (e non solo quest’anno) e i suoi noir col protagonista Mazzeo sono ben noti. Francesca Schipa gli chiede come sono ora i suoi rapporti con le forze dell’ordine, sì perché Mazzeo è un poliziotto corrotto, tutta la sua squadra lo è, e lui come un pater familiae la protegge. Diciamo che la polizia non ne esce proprio bene dalle storie di Pulixi, quindi è comprensibile un qualche attrito nella vita reale. Eppure, dopo una incomprensione iniziale, pare che le cose tra l’autore e le autorità vadano bene, anzi molte consulenze per le sue storie provengono da esperti del settore. Di certo questi romanzi sarebbero adatti a una serie televisiva, tipo Shades of Blue con Jennifer Lopez, solo che negli Stati Uniti questo genere di tematica è già stata affrontata da tempo (sappiamo bene come sono i rapporti tra opinione pubblica e forze dell’ordine al di là dell’oceano), mentre da noi sarebbe un’assoluta novità. Speriamo che qualcuno si lasci illuminare… “Prima di dirti addio” è il titolo dell’ultimo romanzo uscito per Sabot/Age e, inutile dirlo, bisogna leggerlo.