Da ragazzino ero fissato con le citazioni. Frasi rubate a libri e canzoni con cui riempivo le pagine del diario di scuola. Nel suo ultimo romanzo, Maiala Gangbo, italiano di origine congolese, dà voce con un candore commovente alle micro avventure di David e Daniel, gemellini rasta ospiti di una comunità per minori in attesa che il padre esca dal carcere, e regala al lettore delle perle memorabili («La chiamiamo Faccia di muro (
). A lei non interessa piacere alla gente, lei è già soddisfatta di stare tutto il giorno attaccata alla parete dellaula giochi a guardarci giocare come fosse un ragno»; «finché non sai niente di loro i bambini nuovi sono solo bambini a forma di punto interrogativo») che fanno rimpiangere di non avere più 15 anni e una Smemoranda a portata di mano.