IL Premio Scerbanenco torna a casa. Dalle montagne di Courmayeur, il "Noir in Festival", che assegna uno dei riconoscimenti più ambiti della letteratura di genere, approda sul lago di Como e nella Milano di Giorgio Scerbanenco, coinvolgendo nella giuria di qualità anche sua figlia Cecilia. Archiviata per mancanza di fondi la collaborazione con la Valle d'Aosta, la rassegna si svolgerà dall'8 al 10 dicembre al Teatro Sociale comasco e dall'1 al 14 dicembre a Milano. Giunto alla ventiseiesima edizione, che ha l'entusiasmo del numero zero per il cambio di territorio e quindi di pubblico, il festival quest'anno è diretto da un trio: Giorgio Gosetti per il cinema, Marina Fabbri per i libri e la new entry Gianni Canova, delegato IULM, con una parte del ricco calendario d'incontri che si svolge nel campus e nel nuovo Auditorium da dell'Università. Prima della prima, il 7 dicembre, a Como, Roberto Saviano riceverà il Raymond Chandler Award 2016, conferito in passato ad autori del calibro di John le Carré. «Lo scrittore napoletano ci aiuta a capire cosa succede alle nuove generazioni, alle quali abbiamo negato un futuro», spiega Fabbri, aggiungendo l'importanza che l'autore di La paranza dei bambini {Feltrinelli) dà alle parole come strumento per cambiare il mondo. Il programma completo dei film, delle retrospettive - è atteso a Milano Dario Argento - e delle "Conversazioni in Noir", a cui partecipano scrittori quali Andrea Vitali, Massimo Carlotto, Gianrico Caro figlio e Maurizio de Giovanni, è sul sito www.noirfest.com. Il culmine della sezione letteraria sarà lo Scerbanenco con la presentazione delle opere in concorso il 13 dicembre all'Anteo Spazio Cinema {ore 17,30) e la cerimonia di premiazione il 14 dicembre nella stessa sede {ore 21 ). Si vince un ritratto del nume tutelare del riconoscimento, realizzato dall'artista milaneseAndrea Ventura Se Io contendono cinque finalisti molto diversi tra di loro, a partire dalle ambientazioni. Si va dalla Svizzera di Andrea Fazioli alla Francia di Enrico Pandiani. Dalla 'ndrangheta tra la Calabria e Torino di Pasquale Ruju alla Genova di Bruno Morchio e alla Roma di Fabio Stassi, il meno giallista di tutti. Una società violenta, quella descritta in questi volumi. in cui non c'è tregua per investigatori, commissari e anche cittadini "qualunque", che si trovano coinvolti in casi più grandi di loro, con un filo rosso, che è la scomparsa. L'imprenditore sull'orlo del fallimento, raccontato da Fazioli, fa perdere le sue tracce, così come il figlio di Bacci Pagano, personaggio cult di Morchio, o l'anziana condomina del testo di Stassi. Una vincitrice c'è già e riceverà il Premio dei Lettori. Marilù Oliva, autrice di Questo libro non esiste {Elliot), è stata la più votata sul sito del Noir in Festival. Con una notizia che rappresenta la perfetta sintesi delle sue due anime, in equilibrio tra cinema e bestseller: Donato Carrisi, uno degli ospiti di quest'anno, debutta alla regia con un cast che comprende anche il Premio Oscar Toni Servilio.