Mi piace perché E’ un noir molto coinvolgente. C’è un omicidio che tutti vogliono lasciare irrisolto. E c’è Zsigmond Gordon che non intende lasciarlo insabbiare. I personaggi son tutti ben caratterizzati. Tra i principali: Zsigmond Gordon, il protagonista, con la sua tenacia, la sua onestà, la sua intelligenza e la sua sete di giustizia. Mòr, suo nonno, coraggioso e intrepido, saggio e affidabile, con la passione per creare sempre nuove marmellate e con il suo amore per la sua Budapest e la nostalgia per come era.
Quel paese non sarei riuscito a capirlo, ma almeno è un paese straniero. Un’altra lingua, un’altra cultura. Questo è il mio paese, eppure non lo capisco.
Krisztina, la compagna di Gordon, fotografa e disegnatrice, forte e volitiva, personalità e carattere. Vladimir Gellèrt, amico di Gordon e ispettore di polizia Enore Czovek, il fidato taxista e compagno in tutti negli spostamenti di Gordon fuori e dentro la città.
L’intreccio del romanzo è intriso dell’atmosfera dell’epoca e si dipana attraverso le vie, le piazze, i locali di questa magnifica capitale. Attraverso la trama, conosciamo le differenze tra Buda e Pest, che seppure già unite mantengono le loro rispettive identità. Siamo in un periodo storico pieno di incertezze e paure, con lo spettro ingombrante del nazismo e del fascismo. La lettura vi terrà con il fiato molto sospeso e oltre a farvi vivere un thriller intenso, vi racconterà una città e la sua storia.
La città, man mano che vi si addentrava diventava sempre più colorata e scintillante. Per strada si vedevano sempre meno persone che rincasavano dal lavoro, e si moltiplicavano quelle alla ricerca di divertimenti serali. Sulle onde del Danubio si cullavano battelli illuminati a giorno, nella tranquilla sera d’autunno si poteva distinguere ogni finestra della Fortezza. In piazza Kàlvin le automobili passavano una dietro l’altra, davanti agli alberghi c’era gran movimento. Dietro le vetrate dei ristoranti si vedevano tavoli affollati, a volte persino il violinista zigano con il suo strumento. La mole del museo nazionale si stagliava maestosa dietro i grandi alberi. In piazza Apponyl lampeggiavano luci al neon. Regnavano un placido caos di autobus, tram e automobili.
Consigliato Si assolutamente. Leggetelo se avete in programma una visita a Budapest. Se invece non avete in mente nessun viaggio leggerlo vi farà venire voglia di partire subito.
L’autore Vilmos Kondor nato nel 1954. Ha frequentato l’università a Szeged e poi a Parigi alla Sorbona. Tornato in Ungheria insegna matematica e fisica in un liceo. Budapest Noir è il suo quarto romanzo e speriamo che arrivino da noi al più presto anche gli altri tre!
I luoghi Budapest, magnifica e piena di fascino, divisa in due dal maestoso Danubio: Buda e Pest, unite dal 1873, ma diverse morfologicamente. Buda alterna salite e discese, Pest pianeggiante.
Una città da vedere, a detta di molti la più bella sul Danubio. Definita anche la “Parigi dell’Est”. La città termale per eccellenza, strade, locali storici, archittetura, i ponti, le isole nel Danubio e molto altro.
Il palazzo del Parlamento più grande d’Europa. La prima metropolitana dell’Europa continentale.
Se amate i libri o volete iniziare a scriverne uno, questa è la vostra meta. Si dice infatti che se si tocca la penna della Statua dell’Anonimo situata nel parco adiacente alla Piazza degli Eroi a Budapest, si diventerà straordinari scrittori.