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Nuova letteratura francese

Autore: Carlo Mazza Galanti
Testata: Il Tascabile
Data: 20 ottobre 2016
URL: http://www.iltascabile.com/linguaggi/nuova-letteratura-francese/

Altro autore emerso di recente è Mathias Énard, unico tra tutti a poter essere definito relativamente giovane (è nato nel 1972 e ha esordito nel 2003) e quindi effettivamente “nuovo”. I suoi libri sono stati tradotti in italiano con una certa tempestività, compreso l’ultimo Bussola, uscito a inizio settembre per E/O. Si tratta, almeno per quanto riguarda i suoi romanzi maggiori, di libri ambiziosi, caratterizzati da un grande spiegamento di erudizione e da uno stile fluviale ben evidenziato in Zona – il romanzo che l’ha consacrato in Francia e nel mondo – da una punteggiatura pressoché inesistente: poche virgole e nessun punto fermo per quasi 500 pagine.

Énard usa la storia come materiale di lunghe divagazioni narrative attraverso il tempo, lo spazio, e la storia politica e culturale dell’Europa nell’accezione più vasta del termine: da quella continentale a quella mediterranea, dai Balcani al Levante, dal Maghreb all’Islam ottomano, passando per il colonialismo e i tessuti connettivi tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud. L’intenzione sembra quella di offrire un’immagine di questa parte del mondo come un enorme crocevia ribollente di culture in continuo contatto e conflitto, luogo emblematico (la Zona) di violenze ma anche di ibridazioni e attraversamenti. Giocando sulle stratificazioni e le coincidenze temporali sulla scia di autori come Sebald e Magris, quelli di Énard sono libri che guardano al presente, alla costruzione di una memoria comune, per quanto movimentata e traumatica, in antitesi diretta al montare dei neo-nazionalismi europei. In questo senso Enard è il più esplicitamente politico tra gli autori qui citati e per questo – oltre che per le sue indubbie qualità letterarie – i suoi libri sono diventati oggetto dell’interesse e dell’attenzione della critica a livello internazionale.

È forse solo una coincidenza quella che ha visto questi notevoli romanzi francesi uscire in Italia nel giro di pochi giorni o settimane: d’altronde sia Bussola che Terminus radioso hanno vinto premi importanti (nell’ordine, Goncourt e Médicis), ed era quindi fisiologica una loro traduzione anche dalle nostre parti. Più significative sono forse le operazioni di ripescaggio di opere già semi-canonizzate in patria. Esistono editori, come quelli già citati (ma anche i vari Del Vecchio, Keller, Nottetempo, Voland…) dediti a importare e rivitalizzare la letteratura d’oltralpe, e sicuramente una strategia editoriale oculata può decidere il successo di un libro laddove i meccanismi rigidi dell’editoria manistream tendono a una promozione generalista, poco mirata e perciò penalizzante per prodotti non profilati sul gusto comune (penso ad esempio a Ernaux, di cui Rizzoli aveva già pubblicato Una passione semplice senza sollevare il polverone che è succeduto alla pubblicazione della stessa autrice per L’Orma).