Fulvio e Lucio, due fratelli napoletani, aderiscono al fascismo. Che rappresenta il riscatto visto che il padre ha subito umiliazioni sociali. I destini dei due, il primo soggiogato dal confuso vitalismo del secondo, si divaricano. Fulvio fa la campagna di Russia, poi va in Piemonte come tenente della Repubblica sociale. Infine la notizia di Lucio «ucciso dai partigiani». Marco Videtta in un incalzante romanzo (Un bell'avvenire, Edizioni E/O, pagg. 183, 16,50 euro) descrive verità e finzioni dall'8 settembre '43 al dopoguerra. Fulvio vuole sapere chi ha eliminato il fratello. S'imbatte nella banda Koch, il torturatore di «Villa Triste». Lucio era in quelle fila. Ma in nome della «causa» fascista.