Ai personaggi di Alain Gillot ci si affeziona subito: Vincent introverso per scelta, Madeleine fantasiosa per necessità e il piccolo Léonard pronto a confrontarsi con troppi vuoti. Un romanzo che è incontro di solitudini, scoperta di alterità, ricerca di un linguaggio comune. Nei protagonisti rivediamo le nostre cadute, le paure, le ferite. Superiamo i preconcetti sulla diversità. L’autore parla di disagio mentale con una scrittura incisiva e liberatoria. La scacchiera nel cervello è vita che si fa racconto, affabulazione che rompe i silenzi, pensiero che evolve in creatività. Leggetelo, vi regalerà la voglia di sperimentare nuovi itinerari mentali.