Si può morire in tanti modi! di Zakes Mda, e/o Edizioni, 2008. Tragico, umoristico, fantastico, un affresco del Sud Africa nella delicata transizione dall'apartheid alla democrazia.
Zakes Mda (nome completo Zanemvula Kizito Gatyeni Mda) è un artista poliedrico nato nel 1948 a Herschel in Sud Africa, ed è considerato oggi uno degli esponenti più vivaci e noti della cultura sudafricana. Autore di romanzi e opere teatrali, poeta, giornalista, artista e professore universitario, Zakes Mda vive tra gli Stati Uniti (dove insegna Creative Writing e Literary Theory alla Ohio University) e il Sud Africa. Coinvolto dal 1985 nell’educazione sull’AIDS, Zakes Mda ha prodotto molte sceneggiature sull’argomento per il teatro e per la televisione. Zakes Mda ha studiato e lavorato in Sud Africa, in Lesotho, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e ora si dedica interamente alla scrittura e all’insegnamento. Ha vinto diversi premi letterari; un suo libro, Si può morire in tanti modi! (titolo originario: Ways of Dying. Tradotto nel 2008 da Claudia Valeria Letizia, pubblicato da edizioni e/o), è stato trasformato in seguito anche in un’opera teatrale, un'opera jazz e una produzione Broadway. Mi è capitato di leggere un primo romanzo di Zakes Mda quando facevo parte di un BookClub a Pretoria, e sono rimasta affascinata dalla storia raccontata in “La Madonna di Excelsior”, che non è la sua opera più importante. Era la prima volta che leggevo storie del Sudafrica raccontate da un autore nero. Avevo conosciuto J. M. Coetzee ("Vergogna!", Einaudi, 2015) e André Brink. Appena terminato il libro sono corsa in libreria a cercare Si può morire in tanti modi! e l’ho adorato quanto il precedente.
Toloki possiede un solo abito, un cappello a cilindro e fa il Dolente Professionista.
Il romanzo Si può morire in tanti modi! ci porta a seguire le storie e la vita di Toloki, un personaggio di certo un po’ grottesco, che possiede un solo abito completo ormai consumato e un cappello a cilindro. L’uomo, partito da ragazzo quasi vent’anni prima da un piccolo villaggio per approdare in una grande città portuale non nominata, vive esercitando la professione di Dolente Professionista. All’inizio era solo un mestiere come un altro, poi è diventato qualcosa di più profondo e vitale per lui: Toloki va di cimitero in cimitero a piangere la miriade di morti noti e ignoti che ogni giorno arrivano dagli affollati obitori del paese. E proprio a un funerale Toloki rincontra Noria, che aveva conosciuto da bambina, quando, invece di piangere la morte del figlio di 5 anni, ma già considerato un attivista politico, era conosciuta da tutti per la sua risata prodigiosa. Da allora sono passati tanti anni, ed ora (Mda lo ha pubblicato nel 1995) il momento è quello della transizione fra la fine dell’apartheid e l’inizio di una nuova fase storica, inaugurata dalle prime elezioni democratiche, con Nelson Mandela Presidente. È un momento difficile quello della ricostruzione di un paese dove ancora oggi ci sono 11 lingue ufficiali riconosciute, il trauma passato, le tragedie vissute da tanti devono lasciare il posto di nuovo al sorriso, nonostante il clima di conflitti tra le classi sociali e le autorità.
Si può morire in tanti modi!, un libro che fa capire molto della vita dei neri, ma che non trasmette odio.
E in una terra dove la morte violenta anche fra i bambini è diventata la normalità, la vita dura di quel periodo viene affrontata in vario modo. Toloki, un po’ tozzo, brutto e maleodorante fuori ma estremamente puro dentro, con la saggezza del suo candore è riuscito a conquistare Noria, trentacinquenne, ancora bella e slanciata nonostante le violenze e le tragedie della vita. I due, poveri ma forti della loro saggezza, andranno a vivere insieme e cominceranno una relazione fatta di rispetto e di tanti piccoli accorgimenti reciproci per imparare a vivere in modo degno. Non l’ho più riletto, ma mi sono rimaste impresse immagini di Toloki e Noria mentre “arredano” come possono la loro baracca, e di una doccia fatta sulla spiaggia da Toloki, una notte, quando i bianchi non erano più in giro, protetti nelle loro ricche case. Un libro che fa capire molto della vita dei neri, ma che non trasmette odio. Una chicca che consiglio vivamente! Con semplicità e rara leggerezza lo scrittore descrive le vicende dei suoi straordinari personaggi attraverso la lente di una scrittura che mescola il tragico con l’umoristico e il fantastico, ribaltando l’ottica corrente e consegnandoci una chiave di lettura della Storia che ci apre orizzonti di inattesa vastità e profondità. Questo dice l’editore presentando il libro. Leggetelo, vi dico io!
Si-puo-morire-in-tanti-modi-libro Si può morire in tanti modi!
Il pluripremiato scrittore Zakes Mda ci porta dentro il pentolone ribollente del Sudafrica di Toloki, grottesco personaggio in abito completo e cilindro, partito quasi vent’anni or sono da un piccolo villaggio per approdare nella grande città portuale dove sbarca il lunario come Dolente Professionista. Seguendo una vocazione che lo fa sentire vicino agli ascetici monaci orientali, Toloki va di cimitero in cimitero a piangere la miriade di morti noti e ignoti che ogni giorno arrivano dagli affollati obitori del paese. E proprio a un funerale Toloki rincontra Noria, colei che da bambina deliziava tutti gli abitanti del villaggio con la sua risata prodigiosa. Da allora sono passati tanti anni. Il momento è quello della transizione fra la fine dell’apartheid e l’inizio di una nuova fase storica, inaugurata dalle prime elezioni democratiche di neri e bianchi insieme. E in una terra dove la morte violenta anche fra i bambini è diventata la normalità, la vita burrascosa e dura del momento viene affrontata in vario modo. Toloki, brutto e maleodorante fuori quanto bello e puro dentro, non si è mai perso d’animo e con la saggezza del suo candore ha trovato la via che lo conduce a Noria, antica bellezza che tragedie e traversie non sono riuscite a intaccare, e rinnovata musa che col suo canto portentoso riaccenderà in lui la magia della creazione liberatrice. Con semplicità e rara leggerezza lo scrittore descrive le vicende dei suoi straordinari personaggi attraverso la lente di una scrittura che mescola il tragico con l’umoristico e il fantastico, ribaltando l’ottica corrente e consegnandoci una chiave di lettura della Storia che ci apre orizzonti di inattesa vastità e profondità.