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Sorelle ribelli crescono nell'isola del Giglio

Autore: Manuela Sasso
Testata: Diva e donna
Data: 30 agosto 2016

Tra le righe sembra quasi di annusare il profumo salmastro del mare. In Isole minori (Edizioni e/o, €17) il romanzo d'esordio della traduttrice Lorenza Pieri, si respira l'incanto selvaggio dell'isola del Giglio, ora protagonista, ora sfondo, della vita di due sorelle dagli anni Settanta a oggi: Caterina, la ribelle, e Teresa, un poco più remissiva. All'isola, in cui è naufragata la Costa Concordia, resteranno sempre legate da un rapporto viscerale ora di amore, ora di odio; e gli eventi che segnano l'isola sono la metafora della storia d'Italia.

Anche lei ha trascorso l'infanzia al Giglio. In quale delle due protagoniste si rispecchia di più?

«Mi sono identificata di più in Teresa, la piccola di famiglia che racconta la storia dal suo punto di vista. Come Teresa, sono stata una bambina "minore", cresciuta su un'isola».

Cosa l'ha spinta a scrivere questo libro?

«Il desiderio di raccontare un fatto di storia contemporanea avvenuto al Giglio nel '76 e dimenticato. Quando furono mandati al confino i due principali imputati della strage di Piazza Fontana, la popolazione bloccò il porto per non farli arrivare. PEr quell'episodio sono stati condannati in Cassazione 13 isolani: sono gli unici condannati definitivi dei processi legati a Piazza Fontana».

L'isola accoglie o respinge?

«Fa entrambe le cose. Nel romanzo si racconta il rapporto difficile che tutti i personaggi, in misura diversa, hanno con la natura ambivalente della vita sull'isola».