(...) Archiviate le distopie climatiche, concentriamoci sulla visione di Jean-Christophe Rufin, autore di "Gloablia", (edizioni e/o, traduzione A. Bracci Testasecca). Il mondo è unito sotto l'egida di un unico stato in cui vige la democrazia perfetta. Scomparse le guerre e la povertà, anche la libertà di opinione è tutelata e la medicina ha fatto passi da gigante moltiplicando la longevità. Ma non tutto è perfetto. Globalia è protetta da cupole di vetro che la isolano dalle non-zone, occupate da un'umanità regredita fino alla barbarie, violenta e arretrata. Ma in realtà il progresso è solo una finzione e tutte le fonti energetiche a Globalia sono in mano a un magnate senza scrupoli.