Ha già nel cassetto un romanzo inedito su Cagliari, la sua città. Quando il lavoro di ricerca sarà completo (nel 2008 ha pubblicato "Perdas de fogu" con Massimo Carlotto e il collettivo Sabot di cui fa parte), Piergiorgio Pulixi, classe 1982, tornerà anche ad ambientare un noir in Sardegna. Stavolta la protagonista, «in una terra dalla natura maschile e selvaggia, dovrà essere una donna», mentre le trame della storia si annoderanno intorno agli intrecci tra 'ndrangheta e criminalità russa nel nord dell'Isola. Intanto lo scrittore presenta ai lettori il quarto romanzo "Prima di dirti addio" (edizioni E/O) della fortunata saga di Biagio Mazzeo, capo di un "branco" di poliziotti corrotti, vivo per rabbia e per odio, intrappolato nella guerra tra mafie e servizi segreti. La serie, iniziata con "Una brutta storia", è proseguita con "La notte delle pantere" e "Per sempre".
Chi ama le sue storie, la supplica di non far morire Mazzeo. Senza svelare la conclusione del noir, può dire se il personaggio sopravviverà?
«La filosofia iniziale era quella di continuare la serie a oltranza. Il protagonista avrebbe però perso di verosimiglianza e i lettori si sarebbero sentiti traditi. All'origine del personaggio ci sono tragedia greca e shakespeariana. Non potevo continuare a raccontarlo senza che pagasse le conseguenze del vissuto criminale. È come se fosse morto psicologicamente. Potrei narrarne ancora le vicende, ma Mazzeo non sarebbe più lo stesso».