1) Questo romanzo noir d'esordio "Un caso come gli altri" è nato come un cortometraggio; perché, in seguito, hai deciso di riprendere la trama e scrivere un libro?
Ci sono personaggi e storie che continuano a girarti in mente, anche anni dopo che li hai riposti nel cassetto. E la storia di "Un caso come gli altri", nata per un piccolo film, è come se chiedesse di essere raccontata in maniera più articolata. Avrei potuto farne la sceneggiatura di un film o una piece teatrale. Alla fine però, avendone l'occasione, ho trovato perfetta la struttura del romanzo.
2) Le protagoniste del romanzo, sono due figure femminili molto intense sotto tutti i punti di vista; ti sei ispirato a qualche donna che ti è vicina?
La mia prima fonte di ispirazione sono state proprio le due bravissime attrici che hanno poi interpretato Annamaria e Silvia nel corometraggio: Grazia Audero e Stella Bevilacqua, che purtroppo non è più con noi. Colgo l'occasione per esprimere ancora una volta la mia gratitudine e la gioia di aver potuto lavorare con loro.
3) Molti ti conoscono come uno dei più celebri sceneggiatori italiani di fumetti. Quanto ha influito questa attività nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi? Quali ritieni siano le principali analogie e quali le dissomiglianze tra queste due forme di narrazione?
Come mi è già capitato di dire, che siano romanzi, film o fumetti in fondo si tratta sempre di raccontare storie. Certo, vent'anni di mestiere come sceneggiatore facilitano molto nella impostazione e gestione della trama e dei personaggi. D'altro canto occorre sorvegliare la scrittura, limitare le descrizioni che invece sono indispensabili nel lavoro con i disegnatori. In questo caso il rapporto è direttamente con i lettori, senza altri passaggi. Una bella responsabilità!
4) Il tuo romanzo descrive la presa di possesso delle cosche mafiose, la conseguente espansione nel Nord Italia, l' infiltrazione e i legami in ambienti socio-politici influenti. È' stato difficile comprendere le dinamiche che muovono questo mondo e i loro personaggi?
Ho dovuto fare un primo lavoro di documentazione per il corto, e poi ricominciare a documentarmi per il romanzo. Erano passati anni e anche l'impatto delle cosche sul territorio era cambiato. Dopo le grandi inchieste come Minotauro e i relativi processi, la prima ondata di ndranghetisti al nord è stata in parte sostituita da una nuova generazione, più ardita e globalizzata. Il loro obbiettivo ormai non è più solo il ricco norditalia, ma l'intera Europa. E in prospettiva il mondo intero.
5) Se il tuo libro dovesse diventare una trasposizione cinematografica, quale colonna sonora, quale regista e quali attrici vorresti per interpretare le due protagoniste?
Di sicuro un regista italiano, e ne abbiamo molti di davvero bravi anche nella narrazione di genere. Penso a Stefano Sollima ovviamente, e ad autori come Francesca Comencini e Mimmo Calopresti. La colonna sonora... Chissà... Mi piacerebbe proporla ai Subsonica. E tenere la canzone "Tempo", che il grande Federico Sirianni mi regalò per il corto. Per quanto riguarda le attrici... La Annamaria del romanzo è un po' diversa da quella del cortometraggio. Potrebbe avere il volto e la voce di Chiara Mastroianni, ma anche di Valentina Ludovini. E Silvia potrebbe essere interpretata in modo superbo da Giovanna Mezzogiorno o da Valeria Bruni Tedeschi. Ma alla fine naturalmente si tratta solo di un gioco.
6) Ti è capitato di avvicinarti al thriller nordico? conosci qualche autore?
Ho apprezzato molto i lavori di John Ajvide Lindqvist, e ovviamente la trilogia "Millenium" di Stieg Larsson, che di recente ha avuto un seguito. Al momento però preferisco leggere thriller italiani. Mi interessa molto l'approccio al genere dei nostri connazionali, che diventano sempre più bravi e aporezzati anche all'estero.
7) Essendo una personalità eclettica, quali sono i tuoi progetti futuri?
Altre storie di Tex e Dylan Dog, ovviamente. Ma sto lavorando anche a un nuovo romanzo, che uscirà nel 2017. Un nuovo noir, di ambientazione più "mediterranea"... Ma per ora non posso aggiungere altro. Un saluto a Thrillernord e a tutti i lettori!