E un romanzo come una volta, Il compagno di scalata di Henry Bauchau. E non solo perché dentro cè il passato della Resistenza, intrecciato a un presente, gli anni80, che ormai per noi è a sa volta passato. Ma perché nelle sue pagine si respire laria della letteratura vera, con la storia che si dipana fra due piani temporali come una fisarmonica e i personaggi ben delineati nelle loro solitudini incrociate. Tra loro il compagno di scalata del titolo, amico di gioventù e amore inespresso del narratore: Se fossimo un uomo e una donna si potrebbe pensare che quel che ci ha spinto ha incontrarci sia amore. E forse lo è sono pronto ad ammetterlo. E proprio a lui, ucciso durante la Resistenza, che lanziano ripensa davanti alla malattia della nuora, che lotta allospedale contro un cancro. Una partitura amara sul senso della vita e della storia, composta da un 95enne membro dellAccademia Reale di lingua e letteratura francese del Belgio, ma attualissima: in Francia, patria dadozione dellautore, il libro ha scalato le classifiche e ha vinto il premio Livre Inter, assegnata da una giuria di ascoltatori radiofonici. «Vorrei risparmiarmi tutte le morti che ho vissuto, tutte quelle che devo ancora vivere. Ma non posso, vivo in questo mondo, e non ne esistono altri».