Una scrittura galoppante, densa e ricca di immagini evocative per raccontare la storia di Felice, bambino speciale affetto da disabilità e protagonista del libro "Le streghe di Lenzavacche" di Simona Lo Iacono, finalista del "Premio Strega 2016".
Una storia circolare che si sviluppa su un duplice piano narrativo e che affronta il tema del diverso e dell'accettazione dell'altro; una storia che cavalca la logica del contrario in una società in cui tutto si ribalta. Un libro che intreccia la condizione familiare e sociale dei protagonisti con la storia, il mostro di cui gli uomini, soprattutto i più fragili, sono costretti a subirne le scelte. Centossessanta pagine che sviluppano il sentimento della maternità, intesa non come condizione femminile, ma come ciò che rende l'essere umano sensibile nei confronti dell'altro.
A incontrare la scrittrice siracusana nella libreria Mondadori di via Marconi un pubblico attento e numeroso, rapito dalla lettura di alcune pagine del libro interpretate dall'attrice Maria Giannone. A dialogare con l'autrice la preside Sandra Scicolone. Gli appuntamenti con la cultura, intanto, non finiscono qui. In programma per quest'estate un calendario di incontri con scrittori celebri del panorama letterario contemporaneo.