•••
La fine della storia. Francis Fukuyama l'aveva sognata e Jean-Christophe Rufin l' ha attuata in Globalia. Ci vuole una bella faccia tosta per mettersi nei panni di Swift, Tommaso
Moro, Fourier o Orwell e avventurarsi nei sentieri vertiginosi dell'utopia. Globalia si presenta come una società perfetta , isolata dal resto del mondo (le "non-zone" dove vagano solo dei trogloditi) tramite cupole di vetro, con il clima regolato su un perenne bel tempo. L'uomo qui è considerato come una specie potenzialmente pericolosa; libri, carta e penne non sono scomparsi, le mappe sono state abolite e lo studio della storia un crimine. Tutto sembra andare a gonfie vele in questo migliore dei mondi possibili se non fosse che Globalia non ha più nemici. "Un buon nemico è la chiave di una società equilibrata", spiega il misterioso Ron Altman, che gira su una Rolls-Royce del 1934 e porta ampi abiti. Questo nemico sarà Baikal, un ribelle di vent'anni che sta preparando la sua fuga verso le non-zone.