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La casa blu, Massimiliano Governi

Autore: Noemi Neri
Testata: Fermata spettacolo
Data: 27 maggio 2016
URL: http://www.fermataspettacolo.it/ex-libris/la-casa-blu

L’ultimo romanzo di Massimiliano Governi viene pubblicizzato come un libro che parla di suicidio assistito, che è in parte vero.

Padre e figlio montano in macchina per raggiungere la Svizzera. Attraverso un lungo dialogo rievocano il passato, si scambiano i ruoli e costruiscono un nuovo presente. Il loro viaggio verso la Casa blu, dove il padre vuole spingersi fino all’orlo della voglia di morire, non è altro che una metafora della vita stessa. Presa coscienza del proprio malessere, si desidera vedere fin dove si estende, rivoltarlo tutto per non lasciare nessuno spazio buio.

Il protagonista non vuole veramente morire, vuole andare a guardare in faccia la morte e forse non sa cosa farà una volta lì, ma non è importante, perché la possibilità di dipanare quella nebbia è nel dialogo con il figlio che gli fa da specchio e quindi anche con se stesso.

Entra in scena un terzo personaggio, sopravvissuto a una strage, qui Governi porta all’estremo l’imprevedibilità della vita mostrando un uomo rimasto solo, che sceglie di morire suo malgrado, anticipando una fine che sa essere imminente.

È nell’insieme di queste linee che convergono verso un luogo in cui si pratica l’eutanasia, che la morte si palesa come una possibilità al pari della vita.

“Le promettiamo che faremo di tutto per aiutarla a vivere, poi in caso, a morire.” dicono i medici. La vera richiesta forse è proprio questa: “aiutatemi a vivere”, giacché la vita e la morte sono un pacchetto all inclusive, o tutto o niente.