Due sorelle nate negli anni Settanta su un’isola con meno di mille abitanti, una madre combattiva e un padre edonista, una nonna partigiana, un ragazzo selvatico. Teresa, figlia minore e voce narrante, tenterà di fuggire per trovare il suo posto nel mondo, ma con l’isola dovrà tornare a fare inevitabilmente i conti, così come dovrà farli con il distacco dall’amata e soggiogante sorella, con le vicende politiche che non ha vissuto ma continuano a ossessionarla, con la nostalgia della lunga estate che è stata la sua infanzia, con la sua “minorità”, la cui accettazione è la chiave per recuperare tutto quello da cui le sembrava necessario fuggire. Sospeso tra romanzo di formazione, saga familiare, parabola sugli ultimi quarant’anni di storia italiana, il romanzo di Lorenza Pieri è un libro intenso e luminoso, in cui la lingua ha la forza magnetica della natura selvaggia e del mare a cui si ispira.