Venezia, 1118 d.c.
Tra le acque melmose della laguna, il giovane Alvise si imbatte in qualcosa di tanto sconvolgente quanto stupefacente: il corpo nudo e senza vita di una donna, lambito dalle onde ma totalmente privo di segni di decomponimento. Il ritrovamento desta non poche curiosità e c’è una persona in particolare a restare colpito dalla notizia: è lo scriba Edgardo, la cui mente corre subito al suo amore perduto, Kallis, scomparsa proprio tra le acque della laguna, seppur molto tempo prima.
Perso tra i suoi pensieri e le sue speranze, l’uomo trova anche il tempo di indagare su un’altra scomparsa altrettanto misteriosa, quella della giovane e ingenua Costanza, avvenuta a seguito di una sua visita al Monastero di San Zaccaria. E’ quello il luogo in cui suo cognato, il nobile Tommaso Grimani, ha proposto di trasferirla, per farle lasciare la propria dimora.
Sua moglie Magdalena, sorella della ragazza scomparsa, intanto ha anche un altro dolore contro cui combattere: dopo la perdita del primo figlio, lei e Tommaso non riescono a concepire un altro bambino. Ma una speranza si è accesa in lei da quando a Venezia è giunta da Salerno Magister Abella, l’unica donna medico presente in città. Magdalena nutre da subito grande fiducia verso di lei, mentre suo marito Tommaso sembra dubitare fortemente di una donna medico.
Per un motivo o per un altro, tutti fanno ricorso ai medicamenti, ai rimedi, agli elisir dispensati nella bottega dello speziale Sabbatai, un nano con arti e faccia deformati. Che sia per effetto delle sue creazioni o per altro motivo, capita che non tutto sia esattamente come sembra, ma anzi ci si ritrovi talvolta avvolti da un’inspiegabile aurea di mistero e magia…
Ne “La bottega dello speziale” edito da Edizioni e/o, tra misteri, intrighi, timori, sofferenze e nuove speranze, le storie dei personaggi si intrecciano dando vita ad un romanzo appassionante, che sa affascinare, incuriosire e regalare aneddoti storici.
La scrittura di Roberto Tiraboschi è raffinata ed elaborata e regala al lettore la sensazione di sentirsi trasportato nella Venezia del 1118, a fianco dei carismatici protagonisti del libro. Se proprio volessimo trovare un piccolo difetto, potremmo dire che l’autore talvolta si dilunga troppo su descrizioni forse eccessivamente dettagliate e non così essenziali ai fini della comprensione del testo.