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La Debicke e… I pregiudizi di Dio

Autore: Patrizia Debicke
Testata: The blog around the corner
Data: 27 aprile 2016
URL: http://theblogaroundthecorner.it/2016/04/la-debicke-e-i-pregiudizi-di-dio/

Tradotto con successo in Francia e finalista alla Scerbanenco con L’uomo nero, Luca Poldelmengo è approdato nelle librerie con il suo quarto romanzo, il secondo per la collana Sabot/Age di e/o edizioni (l’accoppiata di lusso Rossi-Carlotto). La quarta di copertina riporta l’esplicativo stralcio di un dialogo tra zio e nipote: «I bravi poliziotti fermano i cattivi» «E quelli buoni?» «Lo fanno nel modo giusto». Ma quelli cattivi? Bisogna leggere per saperne di più ma intanto ecco cosa anticipa una parte della breve sinossi introduttiva. «L’occhio dei media si spalanca su Mandela, il paesino della valle dell’Aniene da cui è scomparsa una giovane mamma. L’evento lega i destini del commissario Valente, dell’ispettore Alfieri e del commissario Francesca Ralli…» Chi ha letto L’uomo nero riconoscerà al volo alcuni personaggi e rammenterà la loro storia. Stavolta Luca Poldelmengo, nel suo secondo Sabot/Age, lascia da parte il genere thriller giallo al limite della fantascienza e ci regala un’indagine quasi tradizionale. La missione è scoprire il colpevole dell’efferato omicidio di Margherita, moglie e madre di provincia, avvenuto tra Villalba e Mandela, vicino Tivoli, città di oltre cinquantamila abitanti che fa parte della città metropolitana di Roma. Un’articolata trama noir che “nuota” abilmente nell’attuale realtà sociale e politica del nostro paese. Protagonisti e principali interpreti: il commissario Valente e l’ispettore Alfieri, oppressi da problematiche reali e tormentata vita privata, e la bella commissaria Ralli, mandata in sovrappiù dalla capitale, anche lei in piena crisi affettiva esistenziale. Insomma, per ciascuno di loro un complicato background personale e professionale in grado di provocare scintille e infiammare gli animi. Storie personali, scelte condizionate e una diversa concezione di etica vanno diabolicamente a mischiarsi con questa indagine. Tre teste, sei occhi e tre coscienze per arrivare a dipanare la stessa indagine che dovranno scendere a patti con una brutta realtà, dove possono coesistere cattivi innocenti e buoni colpevoli. Ma sappiamo tutti che la giustizia non è di questo mondo e che Bene e male sono i pregiudizi di Dio, disse il serpente. (Friedrich Nietzsche). E poi, alla fin fine, che cosa intendiamo noi per bene e male? Giunti all’ultima pagina del libro, i nostri eroi ci appaiono diversi. Cresciuti? Cambiati forse? Torneranno? E perché no? Non dispiacerebbe.