Quando tutto è stato ormai svelato, quando pare non esserci più nulla da raccontare, ecco che Pasquale Ruju piazza il colpo di scena finale, che sconvolge ogni nostra certezza. Annamaria si trova nella stanza di un commissariato. È una splendida donna di trentasette anni, una tipica bellezza del Sud, che da tempo vive nel nordovest, dopo il trasferimento con il marito. Ed è proprio quel marito, Marcello Nicotra, ad interessare tanto Silvia Germano, giovane Sostituto procuratore della Repubblica: Nicotra è un boss della ‘ndrangheta, U’ Primu, il figlio maggiore di Salvatore Nicotra, autorevole capobastone ucciso da un sicario, nel corso della storica guerra con la famiglia Bruno. Anche Marcello Nicotra è stato ucciso. Non sappiamo da chi, come e perché. Sappiamo solo che la sua donna, Annamaria, sembra essere la chiave di tutto.
Nella parte dedicata ai ringraziamenti, Pasquale Ruju evidenzia l’importanza di raccontare una bella storia e di condividerla con i lettori. Da parte nostra, siamo ormai abituati alle belle storie di Ruju: Un caso come gli altri è il suo primo romanzo, ma basta recuperare le sceneggiature firmate per alcuni grandi fumetti italiani (citiamo, tra gli altri, Dylan Dog, Tex, Nathan Never e Martin Mystère) per capire che la stoffa del narratore non gli manca. E, come ogni buon narratore che si rispetti, Ruju ci racconta una storia semplice solo all’apparenza, divertendosi a complicarla, distorcerla, confonderla, finché i confini tra Bene e Male, Giusto e Sbagliato, vengono meno, e le vittime si trasformano in carnefici. Perché è facile pensare che la morte di Marcello Nicotra sia legata alle sue attività illecite e alla carriera di malavitoso, ma non è così: dietro a ogni criminale c’è un uomo, il cui privato finisce inesorabilmente per essere condizionato dal lavoro e, nel caso di Nicotra, dalla fitta rete di relazioni con individui più o meno spietati e corrotti.
Nel mezzo di tutto si colloca Annamaria, la donna che Nicotra ama, colei che ha scelto come fedele compagna di una vita. E, per anni, Annamaria è irreprensibile, affascinante, sensibile, intelligente, legata al marito. Questo fino al giorno in cui qualcosa si spezza, nelle loro vite e nel loro matrimonio. Ora lei è di fronte a Silvia Germano, che la sottopone a un lungo interrogatorio, volto a scoprire la verità circa la scomparsa di Nicotra. Sì, ma quale verità? Perché quando tutto è stato ormai svelato, quando pare non esserci più nulla da raccontare, ecco che Ruju piazza il colpo di scena finale, che sconvolge ogni nostra certezza e capovolge definitivamente la realtà dei fatti. Ciò che accade all’interno di quella claustrofobica stanza al commissariato è al di là di ogni previsione e Annamaria Nicotra non è la protagonista di un caso come gli altri, semmai di una vicenda destinata a mutare del tutto le esistenze dei personaggi di questo bel romanzo di Ruju.
Allora, solo allora, U' Primu e il Catanese si voltarono per raggiungere la loro macchina. Era un'Alfa 75 blu in buone condizioni che a una prima occhiata, di notte, poteva assomigliare a un'auto di servizio dell'Arma. E che li portò via, a tutta velocità, lontano dal fuoco e dal sangue, mentre la luna sopra di loro scompariva fra le nuvole.