Gli sceneggiatori di fumetti sono dotati di una duttilità che permette loro di esprimersi facilmente in altri territori. Dei tre più celebri scrittori di fumetti al mondo è noto come Alan Moore si esibisca a teatro in spettacoli di magia, Neil Gaiman sia romanziere e sceneggiatore cinematografico e Frank Miller regista cinematografico. Anche in Italia Roberto Marchionni, in arte Menotti, è passato in scioltezza dallo scrivere fumetti alle sceneggiature televisive, fino ad approdare al cinema, con la sceneggiatura di "Lo chiamavano Jeeg Robot", film evento dell'anno. Vi suggeriamo ora di tenere d'occhio Pasquale Ruju che, dopo aver lavorato in teatro, cinema, radio, televisione e nel doppiaggio, è dal 1994 soggettista e sceneggiatore per la Sergio Bonelli Editore.
Ruju ha scritto più di cento storie per Tex, Dylan Dog, Nathan Never, Dampyr, Martin Mystère, oltre ad avere creato le miniserie Demian, Cassidy e Hellnoir, ma evidentemente la sua creatività necessitava anche di alrre forme espressive. Adesso, infatti, il cartoonist debutta nella narrativa con il romanzo noir "Un caso come gli altri" (Edizioni E/O - Collana Sabot/age, pp. 224, € 16), che racconta le infiltrazioni segrete della 'ndrangheta nel Nord Italia. Protagoniste della vicenda due donne: Silvia, giovane e rampante sostituto procuratore della Repubblica e Annamaria, bellissima vedova di Marcello Nicotra, feroce boss della costa ionica. «Il lavoro di documentazione è cominciato parecchi anni fa», ha raccontato Ruju, «quando ho scritto e diretto un cortometraggio con lo stesso titolo del romanzo. Da quel piccolo film al romanzo sono cambiate tante cose nella conoscenza delle cosche e delle loro strategie. Ho raccolto nuovo materiale e testimonianze appositamente per questo libro. La guerra, la guerra vera per diventare un Paese libero, unito e civile, è ancora tutta da combattere».