Non si vive di solo Nightmare, non è detto che il sogno che si avvera debba essere brutto quanto Freddy Krueger. Ma non è detto nemmeno che dietro le sembianze gradevoli non possa correre un filo di inquietudine, per questo Hugo, l'amabile bambino prima sognato poi incontrato davvero da Rose, può rivelare qualche aspetto poco rassicurante. Bridget Foley, sceneggiatrice americana, ci ripropone con intelligenza narrativa una vecchia domanda: che fare se l'immaginazione, infiltrandosi nell'opaca realtà, ti porta a scegliere tra l'una e l'altra.