"La vita è fatta di quotidianità. Una familiarità nella quale ci si senta protetti – è proprio di questo che abbiamo bisogno nella vita di tutti i giorni – e inoltre di quella grande arte che a tutt’oggi io non ho imparato: essere all’altezza della vita, cioè porsi di fronte ad essa con disponibilità, ottimismo e abilità. In questo tua madre era maestra".
(Ernst Lothar)
Il Buongiorno di oggi viene dal 1889, l’anno in cui un padre parla così alla figlia che, a Vienna, sta per sposarsi: Hetti, la sentimentale, frivola, ingenua protagonista di "La melodia di Vienna" (edizioni e/o). O forse viene dal dopoguerra, l’anno in cui Ernst Lothar, che fuggì da Vienna poco prima dell’Olocausto, scrisse questo libro, in America, pensando alla sua patria perduta e alla leggerezza da valzer di un’Austria in cui sperava di tornare (e in cui poi tornò). Ma questo Buongiorno viene anche dalle strade di Vienna, dove sono stata in questi giorni: strade senza neve, ma dove a ogni angolo trovavo mostre, caffè con nuove torte da sperimentare (ho mangiato per la prima volta la Esterházy!), e ricordi.
Mi è piaciuto il romanzo: non perché assomigli a Downton Abbey, come dichiara la copertina (manca, decisamente, il sense of humor inglese), ma perché sa raccontare una casa, una famiglia, un Paese, e un pezzo di storia. Con leggerezza. E mi è piaciuta questa frase, perché anch’io vorrei saper camminare così nella vita: con disponibilità, ottimismo e abilità. Posso prenderlo come augurio per l’anno nuovo che sta per arrivare?
Intanto, mentre il 2015 finisce, altre corvaletture. In edicola su D di Repubblica che è uscito sabato, ho partecipato a un pezzo che mi è molto piaciuto, Lettera a un ex: ho chiesto a scrittori, designer, artisti di scrivere un messaggio a un ex nella loro vita… Sono riuscita ad avere una bellissima lettera-racconto di André Aciman, uno dei miei scrittori preferiti: un’emozione, la trovate sul giornale. Su Arte, invece, la mia intervista al collezionista d'arte contemporanea Tony Salamé che mi ha invitato e fatto scoprire Beirut (è bello far chiacchierare la gente delle proprie perversioni...). E su Gioia di questa settimana, un pezzo sulle corva-destinazioni che consiglio per il 2016: provate (quasi tutte) per voi, da Oslo a Marsiglia. Vi aspetto in edicola…