Stoccolma, ottobre 2015. È la scrittrice e giornalista bielorussa Svetlana Alexievich a essere proclamata l’8 ottobre premio Nobel per la letteratura 2015. «Per la sua opera polifonica, un memoriale della sofferenza e del coraggio della nostra epoca», questa la motivazione dell’Accade- mia di Svezia. E in effetti Svetlana Alexievich ha sempre raccontato gli eventi dell’ex Unione Sovietica filtrati attraverso l’umanità dei suoi personaggi. La Storia vista dalla parte dei singoli individui schiacciati dal potere. I suoi libri più importanti, tradotti anche in Italia, sono Ragazzi di zinco, Preghiera per Cernobyl (Edizioni E/O) e Tempo di seconda mano - La vita in Russia dopo il crollo del comunismo (Bompiani). Per la sua attività, la scrittrice nata nel 1948 nella città ucraina di Ivano-Frankovsk, è stata attaccata fortemente dal regime del presidente Lukašenko.