Il titolo Per sempre è da "sempre" stato adatto per canzoni d'amore strappalacrime, promesse d'amore o quant'altro. Basti pensare a Per sempre di Nina Zilli (in questo caso la speranza di un ritorno amoroso), Una volta tanto dei Negramaro nel cui ritornello si sperava in un amore eterno o il testo più disilluso degli Afterhours in cui niente era per sempre; Ligabue ricordava la sua famiglia ed il suo passato per sempre. Se l'amore può essere un sentimento che dura "forever", anche l'odio può avere una durata infinita/illimitata nel tempo. Nel suo nuovo romanzo Piergiorgio Pulixi fa confluire questi due sentimenti nell'animo di Biagio Mazzeo, suo personaggio feticcio già conosciuto in Una brutta storia e La notte delle pantere. Per sempre ancora più de La notte delle pantere è il sequel perfetto di Una brutta storia, in quanto lo scrittore sardo riesce ad evocare situazioni e vicende "simili" a quelle del primo romanzo. Si ritorna dunque ad una guerra epica in cui tutto è concesso ed in cui non si risparmiano vittime innocenti per brama di potere o sete di vendetta. Al centro di tutto come detto c'è Biagio Mazzeo che in questo caso dovrà difendere chi lo ama e sconfiggere chi lo odia. La contrapposizione tra queste due fazioni pro e contro Biagio però non è così evidente come potrebbe apparire, e chi conosce Piergiorgio Pulixi sa che diverse sorprese e colpi di scena ci attenderanno nel corso della storia. Le certezze per Biagio Mazzeo corrispondono al nome di Nicky, "figlia adottiva" del commissario corrotto disposto a tutto pur di proteggerla e darle una vita degna. Un nemico giurato è sicuramente Vatslava, compagna del defunto Sergej Ivankov, regalata da Biagio a papponi albanesi. Prima che i due possano re-incontrarsi dovranno affrontare un lungo cammino ricco di insidie per entrambi. In Per sempre Pulixi ritorna a raccontare l'orrore e la violenza, l'amore negato, l'amore privato e l'ingiustizia che regna da sempre sovrana. Alla fine della fiera a vincere per sempre in questa storia non sarà l'amore ma l'odio; io ve l'avevo accennato che il "testo" di Pulixi era meno sdolcinato dei cantanti sopra nominati...