Rose è sposata con un uomo fantastico che ama dai tempi del college e da cui ha avuto tre splendidi bambini, cosa potrebbe volere di più? La sua vita però non la soddisfa, i suoi ritmi sono stressanti e ha poco tempo per sè stessa, l'unico momento in cui si sente realmente Rose è quando sogna e si ritrova in un'isola fantastica insieme ad Hugo. Rose ed Hugo si conoscono da quando lei ha otto anni, sono cresciuti insieme sull'isola e le loro avventure sono fantastiche: persino i bambini di Rose giocano ad essere loro mentre combattono o cercano di raggiungere Città di Cristallo. Ma quando il sogno diventa reale tutte le certezze di Rose sembrano vacillare: chi è davvero? Per Bridget Foley Hugo e Rose è il primo romanzo ed è stato un successo: non solo la storia narrata sa intrigare ma l'analisi profonda che l'autrice fa tra il sogno e la veglia stimolano il lettore ad una riflessione interiore. Quando Rose ha conosciuto Josh, suo marito, era giovane e bella, le sue gambe erano toniche e i rotoli sulla pancia ancora non esistevano, aveva tutto il tempo del mondo per la doccia e la ceretta mentre ora con il passare degli anni ed il moltiplicarsi delle cose da fare con tre bambini si è lasciata un pò andare. Di fronte a Josh si vede imperfetta e sciatta mentre lui la guarda con gli occhi dell'amore e non vede difetti, lei non si piace e preferisce la versione di sè ancora fresca dei sogni ed in quella che si rifugia per scappare dalla routine, per sentirsi ancora viva tralasciando gli affetti e la vita quotidiana. La trama è davvero efficace e lo stile narrativo dell'autrice fa subito centro: il lettore viene coinvolto nella narrazione, viene interrogato e soprattutto si sente parte di Rose, quanti di noi non hanno sognato ad occhi aperti? E quanti di noi non hanno preferito la versione onirica di noi stessi rispetto a quella reale con le occhiaie e con qualche rughetta di troppo? Un ottimo primo romanzo che mette in evidenza le doti narrative dell'autrice, non vedo l'ora di leggere che cos'altro ha in serbo per noi Bridget Foley.