La Edizioni e/o ha recentemente inviato nelle librerie il romanzo Frankenstein a Baghdad (Frankshtain fi Baghdad, 2013) dello scrittore iracheno Ahmed Saadawi. Non sono molti i romanzi e in particolare romanzi fantastici che vengono tradotti dall’arabo, questo Frankenstein a Baghdad oltre a narrare come è stato composto questo “mostro”, come ha preso vita, cerca di dare una visione della città, del modo di vivere dei suoi abitanti poco dopo la caduta di Saddam Hussein. I protagonisti sono molti, fra cui la vecchia Elishua Umm Daniel di religione cristiana, vive sola in una bella casa, le sue figlie sono emigrate in Australia e l’amato figlio è morto ormai da molti anni nella guerra contro l’Iran, ma la poverina spera sempre in un suo ritorno. Nel vicolo 7 dove vive è amata da tutti tranne da due persone molto particolari: il primo è Faraj proprietario di una agenzia immobiliare che si è offerto spesso di acquistare la sua casa, ottenendo sempre un netto rifiuto, il secondo è Hadi, un rigattiere suo vicino che vorrebbe acquistare i tanti mobili, orologi e altro che potrebbe rivendere, ottenendo così un grande guadagno. Anche per lui il rifiuto è stato netto, quest’ultimo però ha portato a termine un suo progetto segreto: usando parti di corpi umani smembrati dalle esplosioni dei vari attentati ha composto, nel retro della sua casupola, il corpo di un uomo. Nel contempo il giovane Hasib Muhammad Jafar di guardia davanti a un albergo muore quando un camion guidato da un terrorista esplode a pochi metri da lui. Il suo corpo viene letteralmente ridotto in atomi e l’anima (?) di Hasib prende a vagare per la città e non avendo più il suo corpo trova il corpo “composto” dal rigattiere Habi e vi “entra dentro”. Era un corpo senza anima proprio come lui era un’anima senza corpo. Le cose, per una volontà superiore, non sono accadute per caso e senza un significato ben preciso, loro due si cercavano e ora si erano trovati. Habi rientrato a casa non trova più il corpo che aveva composto, questo avendo preso una non-vita si era trasferito in casa di Elishua Umm Daniel e quest’ultima, con la vista ormai opaca, scambia quel corpo per suo figlio finalmente tornato dopo una assenza di vent’anni. Ma questo mostro, composto da tante parti di uomini uccisi durante i tanti attentati terroristici ha una importante missione da compiere: punire con l’aiuto di Dio e del Cielo tutti i criminali e fare giustizia sulla Terra, divenendo così il loro terrore, conquistandosi così molti sostenitori tra il popolo, stanchi della situazione del paese. Un racconto che si muove a cavallo fra il romanzo sociale e le più cupe atmosfere dei classici dell'horror, narrando la guerra e la violenza con lucidità e ferocia.