La giornalista investigativa e scrittrice Svetlana Alexievich vince il Nobel per la Letteratura 2015. È stata premiata, come ha reso noto l’Accademia Svedese, per la «sua polifonica scrittura nel raccontare un monumento alla sofferenza e al coraggio dei nostri tempi». Perseguitata dal regime del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, era considerata tra i favoriti. Quando è stato pronunciato il suo nome in sala sono partiti applausi spontanei.
La Alexievich è autrice di Preghiera per Cernobyl, pubblicato in Italia da E/O e da Bompiani. «Cernobyl - scrive l’autrice - è un mistero che dobbiamo ancora risolvere... Questa è la ricostruzione non degli avvenimenti, ma dei sentimenti. Per tre anni ho viaggiato e fatto domande a persone di professioni, generazioni e temperamenti diversi. Credenti e atei. Contadini e intellettuali. Cernobyl è il principale contenuto del loro mondo. Esso ha avvelenato ogni cosa che hanno dentro, e anche attorno, e solo l’acqua e la terra».