Due donne campane per un romanzo che attraversa alcuni decenni di storia italiana: Maria Antonia, una vita di guerra e di coraggio, e sua figlia Ena, anziana e immobilizzata a letto. Patrizia Rinaldi le racconta con grande bravura in Ma già prima di giugno (e/o). «Maria Antonia è la madre giovane, l'ostinazione, la vitalità», racconta. «La sua determinazione si accorda al periodo storico (1940-60) che la vede giovane sopratutto nel dopoguerra. Ena è la figlia vecchia, la gioia tradita».
La vita travagliata di Maria Antonia, l'immobilità di Ena: perché questa alternanza?
Ho cercato di affiancare una voce da saga a una voce claustrofobica, dove il ricordo predomina. Tuttavia entrambe le esistenze hanno in comune una voglia di vivere non solita».
Gli uomini nel romanzo paiono essere elementi accessori.
«Durante le guerre alle donne resta il compito della pace, di custodire la quotidianità, mettere al riparo i figli»•