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“Maremadre” di Cristina Dotto Viglino

Autore: Pietro Cheli
Testata: Amica
Data: 17 luglio 2015

C’è come un suono magico di parole che prende sin dalla prima pagina. “Mia madre non mi ha mai lasciato sola. Mi ha sempre espresso perplessità o disaccordo, ma sempre tenendo la mia mano stretta nella sua” è la frase chiave per questo flusso narrativo dove il rapporto della figlia è il tema.

Cristina Dotto Viglino lo affronta in maniera intensa e lirica con attenzione a ogni particolare, tic, ricordi famigliari e uno sguardo affettuoso per rendere sopportabili i dolori. L’autrice che è genovese e come molte altre nate sotto la Lanterna (penso a Ester Armanino, Barbara Fiorio, Claudia Priano e Sara Rattaro) è generosa nell’affrontare temi passionali. Firma una storia che di fatto è stata scritta soprattutto dalla madre con la sua vita. L’amore senza misura, e quindi a volte eccessivo a volte necessario, è il centro intorno al quale scorrono tante immagini che Cristina Dotto Viglino tratteggia come se fossero i disegni ad acquarello della copertina. Caldo e coinvolgente.