Non tutti i poliziotti della narrativa noir sono solo chiacchiere e distintivo, parole che David Mamet mette in bocca a Al Capone nel celebre Gli intoccabili, e a maggior ragione non lo è Vito Strega, commissario di Polizia di una grande città di cui non conosciamo il nome (si sa che c’è il mare) a cui Piergiorgio Pulixi dedicherà ben 13 romanzi di una lunga saga dedicata al Male: il distintivo lo sta per perdere, una psicologa deve valutare se è idoeneo ad essere reintegrato in servizio dopo una brutta storia che l’ ha coinvolto, (ha ucciso, non si sa quanto accidentalmente, un suo collega) e di chiacchiere non ne fa, amici e nemici concordano che lui macina fatti, risolve i casi di cui si occupa.
Ne Il canto degli innocenti, edito da EO nella collana Originals, primo capitolo di questa serie chiamata I Canti del Male, Vito Strega si troverà volente o nolente ad indagare, su richiesta di una sua amica collega (segretamente innamorata di lui), su un caso che vede coinvolti diversi adolescenti, colpevoli di brutali omicidi di cui non conservano uno straccio di senso di colpa, nè scappano dal luogo dove li compiono consegnandosi con grande tranquillità alla polizia quasi fieri degli atti compiuti.
Se non fosse per il ripetersi di queste modalità aberranti non ci sarebbero ragioni di collegarli: gli assassini non si conoscono, i moventi dei crimini sono apparentemente diversi. Insomma solo Vito Strega si accorge di questa connessione, che lo rende sempre più certo che ci sia dietro un Burattinaio capace di plagiare le giovani menti influenzabili dei ragazzi spingendoli a uccidere. Ma perchè? E soprattutto come fermarlo?
Se questa è a grandi linee la traccia narrativa delle indagini, su un piano parallelo si svolge l’indagine forse più interessante nell’animo tormentato del commissario. Un tipo di per sè notevole: un omone alto più di un metro e novanta, affascinante, quasi una calamita per le creature di sesso femminile (gatte comprese) sebbene perdutamente innamorato della moglie che l’ha lasciato per un altro, dotato di tre lauree, amante del jazz e dei libri, a suo modo sensibile. Insomma un personaggio che fa di tutto per conquistarsi le simpatie del lettore pur con i suoi lati bui.
Ed è importante che un personaggio stia simpatico e soprattutto incuriosisca se si vuole iniziare un’opera così ambiziosa come quella di Pulixi dedicata a tutte le sfumature del male.
Dopo i polizieschi all’americana della saga di Mazzeo, e il noir piscologico, L’appuntamento, dunque un noir più nostrano, più classico se vogliamo, per un autore che ama sperimentare e soprattutto mettersi alla prova, anche correndo qualche rischio. La prima reazione quando si parla di crimini commessi da adaloscenti è di rifiuto, un po’ come se fosse stato violato un tabù del noir e della stessa nostra società. I ragazzini sono innocenti, non uccidono, e soprattutto se anche lo fanno non sono consapevoli del male fatto. Non hanno ancora una cosienza formata per distinguere il bene dal male, o meglio non possono essere malvagi.
Non che i casi di cronaca non parlino di bambini che uccidono i fratellini in culla, o giocando con una pistola uccidano un amichetto. Ma anche li la colpa è dei genitori che li non li sorvegliano o li educano senza imporre divieti. Difficilemente riusciamo a concepire un ragazzino che compia il male per se stesso. Forse Lorenza Ghinelli nei suoi libri ci ha parlato dei lati bui dell’infanzia, ma ben pochi altri autori. Finale (per quanto provvisorio) spiazzante.
Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008) e L’albero dei microchip (Edizioni Ambiente, 2009), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010), i polizieschi Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog “Noir Italiano” e “50/50 Thriller”, e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014). Nel 2014 ha pubblicato, sempre per le nostre edizioni, L’appuntamento. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul Manifesto e su Micromega.
https://liberidiscrivereblog.wordpress.com/2015/06/26/il-canto-degli-innocenti-piergiorgio-pulixi-eo-2015/