Matteo Strukul è padovano. Ha creato Sugarpulp e collabora con Il Venerdì di Repubblica. Primo romanzo nel 2011, La ballata di Mila. A seguire Regina nera, nel 2013, entrambi usciti per edizioni e/o. Per Mondadori ha pubblicato nel 2014 La giostra dei fiori spezzati. Cucciolo d’uomo è il terzo libro che vede Mila Zago protagonista indiscussa. La trilogia è in via di pubblicazione in quindici Paesi.
Direi che l’autore non poteva creare un’immagine migliore di quella che ho citato all’inizio della mia recensione e che si trova nell’incipit di questo terzo libro della saga di Mila Zago. I cristalli dell’affetto sono fragili e preziosi, si spezzano con niente e vanno custoditi. La neve del cuore si scioglie nel sangue, in quello di Mila e delle persone che uccide. Nulla di più perfetto. Perché Mila non è solo occhi verdi e dread rossi, tuta come una seconda pelle o maglietta dei Rolling Stones. Mila Zago è una donna, padovana, bellissima e sensuale. Non passa inosservata. Si muove sinuosa e uccide senza sbagliare la mira. Katane, kukri, mitragliette, Colt 45 e Sig Sauer. Vi basta? E se vi dico che guida una Ford Focus, ci credereste? Avete presente Lara Croft, l’eroina di Tomb Raider? Ecco, ci siete quasi. C’è una cosa però, che non sapete di lei. Non è arrivata a conoscere il male e la morte per caso. mila 2La sua esperienza di vita ce l’ha portata a forza. Abbandonata, piccolissima, dalla madre, ha vissuto con i nonni e il padre. È stata violentata in un campo da quattro bruti che le hanno massacrato poi, l’uomo più importante della sua vita. Nessuno, da allora, l’ha più toccata. L’odio e la rabbia verso il genere maschile le fanno tenere alta la guardia. Difficile avvicinarla. Come darle torto? Vorrei vedere voi al posto suo… Mila fa parte di un’organizzazione segreta composta da individui preparatissimi ma discutibili. Qualcuno sta facendo il doppio gioco… Tutto chiaro fin qui? Bene, ora resettate il pensiero e riflettete sul fatto che Mila Zago è anche e soprattutto femmina. È in grado di provare emozioni, tenute nascoste per troppo tempo; è un torrente in piena pronto ad uscire dagli argini. Mila è stanca del suo ruolo e vorrebbe prendersi una pausa per ritrovare se stessa. Da sola, però, le riesce difficile. Ad aiutarla troverà Akim, un bambino dai meravigliosi e profondi occhi scuri. Lei ora ha una missione pericolosa da portare a termine e una promessa importante da mantenere. Un bambino non va mai deluso. Non voglio davvero svelarvi troppo di questo libro, che vi consiglio di aprire e divorare. Ne sarete travolti. Vi accenno solamente alcuni punti importanti: mafia nigeriana e russa che collaborano, mala del nord-est intrecciata con i politici corrotti, un blocchetto e un mozzicone di matita, un traditore, la paura di amare e di tornare a fidarsi di qualcuno, la morte più cruda, l’innocenza spezzata, l’orgoglio ferito che deve chiedere aiuto, Ozzy il gatto, l’attaccamento, gli occhi negli occhi, la voglia di andare fino in fondo, la consapevolezza di un raggiro, il terrore delle lacrime. Credo di avervi detto abbastanza. Questo è il percorso di Mila, ma anche di Akim. Di chi ha sofferto e ha ferite profonde. È il viaggio dove si può ricomporre il passato fatto a brandelli, tra un cuore che gocciola e il sangue sul pavimento. Mila rinchiuderà i sentimenti per proteggerli. Li tirerà fuori ad uno ad uno dalla custodia per conoscerli e assaporarli. Ne avrà bisogno. Cucciolo d’uomo, la promessa di Mila. Di Matteo Strukul. Una nuova storia in libreria, da oggi. Una scrittura pulp intrecciata alla sfera emotiva della protagonista, come non mai. Mila vi aspetta. Sarà felice di condividere con voi il suo cammino. Buona lettura.
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