Nell’anno domini 1106, Venezia è solo una piccola città che ribadisce la sua esistenza rubando strisce di terra all’acqua che la circonda e costruendo case sul nulla. Questo lo scenario che appare a Edgardo, brillante amanuense dell’abbazia di Bobbio, giunto a Venezia nella speranza di guarire dalla malattia che lo sta rendendo cieco. L’unico rimedio sembra essere una pietra miracolosa, limpida come l’aria, di cui ha sentito parlare da alcuni mercanti di ritorno da Alessandria d’Egitto. Parte da qui, tra mastri vetrai, cruenti omicidi e inquietanti colpi di scena, un noir storico, originale e affascinante, con cui Tiraboschi tiene i lettori inchiodati fino all’ultima pagina.